November 30, 2024
I Cobas esprimono solidarietà attiva e incondizionata al Municipio dei beni comuni sgomberato oggi a seguito della ordinanza di sequestro da parte della Magistratura.
Un altro spazio, dopo la Mattonaia, le case di Via Marsala e dei quartieri del centro, sarà restituito a proprietà che ottenuti gli sgomberi continueranno a lasciare nell’incuria e nell’abbandono i loro beni, proprio quando l’emergenza abitativa diventa sempre più drammatica sul nostro territorio.
Vergognoso è lo stato in cui versano gli immobili sgomberati dalla forza pubblica, eppure nessun intervento è stato fatto dal Comune per imporre ai proprietari (spesso immobiliaristi) un affitto finalizzato a fronteggiare l’emergenza abitativa.
Non basta la vergogna di una gestione privatistica- finalizzata al profitto – di beni che appartengono a tutti, la gestione dei beni siano essi pubblici o privati deve essere funzionale al godimento della collettività e non al lucro di chi lo gestisce, soprattutto se questi beni vengono recuperati con le occupazioni ad un utilizzo pubblico e sociale. Dopo avere dismesso l’attività produttiva, la multinazionale vorrebbe utilizzare l’area dell’ex colorificio per l’ennesima speculazione immobiliare, per questo ha fatto pressioni per accelerare lo sgombero. Non ci rassicura che ad oggi sia stata negata dal Comune una variazione di uso dell’area perchè in questi anni tante varianti urbanistiche hanno stravolto la città trasformando in edificabili aree a verde o aree destinate a fini collettivi.
L’ex colorificio sia restituito al Municipio e alle associazioni che ne fanno parte
CONFEDERAZIONE COBAS
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