November 30, 2024
LARI: DIETRO LA FUSIONE … PRIVATIZZAZIONE, TAGLI DI SALARI E DIRITTI!
Solo poche settimane fa i Cobas si opponevano alla fusione tra comuni proprio quando da Cgil Cisl Uil arrivavano solo silenzi!
Tra le ragioni della nostra opposizione c’era il fatto che le fusioni nascono non per erogare maggiori e efficienti servizi alla cittadinanza, ma sono funzionali ad aggirare i patti di stabilità (allora, perchè non rimuoverli visto che producono solo danno ai pubblici servizi?) e sono stati pensati per esternalizzare servizi dando vita a nuove aziende in cui l’ unico vero e obiettivo e tagliare su diritti e salari.
Probabilmente da mesi che tutti i sindacati (Cgil Cisl Uil) sono a conoscenza della privatizzazione della società in house Progetto Prometeo, ma si svegliano solo ora a referendum avvenuto, scatenando una stupida e strumentale guerra tra sigle utile solo ad occultare un consenso già espresso, o nelle segrete stanze del Comune di Lari o avendo deciso di non opporsi in maniera seria e reale ai processi di smantellamento dei servizi pubblici e di privatizzazione degli stessi, che da anni sono ormai in corso in molti comuni anche della Valdera.
Il sindacato non si oppone ai processi in atto (basti vedere la Brunetta e la spending Review fino ai casi locali) perchè ormai subalterno alla politica, nazionale e locale, quando si è subalterni nnon si aprono vertenze nazionali e locali a garanzia del lavoro pubblico e dei salari visto che ormai sono 5 anni che i contratti collettivi del pubblico impiego non vengono rinnovati e diminuiscono le risorse a disposizione per erogare salario accessorio.
Noi siamo da sempre contrari alle privatizzazioni e aziendalizzazioni che non hanno prodotto effetti benefici sui servizi e sono servite solo a peggiorare le condizioni retributive e contrattuali della forza lavoro, e che invece hanno privilegiato le strutture di vertice nominate dalla politica con conseguente aumento dei costi. Anzi spesso vertici dirigenziali e politica utilizzano le esternalizzazioni per coprire le proprie incapacità e responsabilità organizzative, e di cui dovrebbero essere chiamate a rispondere.
In ogni caso questi processi hanno determinato condizioni contrattuali peggiorative e la riduzione dei servizi pubblici, costi maggiori per la cittadinanza e la svendita a soggetti privati delle aziende pubbliche sulle quali hanno operato speculazioni senza alcun vantaggio per la cittadinanza.
Le normative in materia di società in house sono alquanto confuse ma niente fa presagire che ad oggi ci sia una sorta di obbligo alla aziendalizzazione\privatizzazione, anzi è sconcertante che le privatizzazioni possano avvenire con il silenzio, tacito o manifesto, dei sindacati, che avrebbero da tempo dovuto attivare azioni di lotta per garantire diritti e tutele ai lavoratori.
I cobas sono a fianco dei lavoratori contro la privatizzazione ma li invitano a diffidare delle organizzazioni sindacali che in questi mesi hanno taciuto pur sapendo cosa stava avvenendo e prendono posizioni tardive solo per polemiche intestine a Cgil Cisl Uil, ma anche della politica locale e dai responsabili dei servizi dalla stessa nominati che di questo progetto di esternalizzazione sono i principali ideatori nel clima generale da “larghe intese” che oramai è presente nelle amministrazioni locali.
Non si possono avversare le politiche di privatizzazione senza rimettere in discussione le politiche del comune e tutti i luoghi comuni che ci hanno fatto credere in questi anni.
Luoghi comuni funzionali a far passare privatizzazioni e riduzioni di diritti collettivi trattando lavoratrici e lavoratori, a prescindere dal loro patrimonio di conoscenze ed esperienze, come una “merce da svendere” al miglior offerente!
Siamo grati ai lavoratori/lavoratrici dei servizi esterni di manutenzione dei comuni di Lari e Casciana Terme che con le loro iniziative pubbliche e l’ autoconvocazione di un assemblea aperta a tutti hanno inteso con coraggio squarciare il “silenzio omertoso” che era stato creato intorno alla “Progetto Prometeo srl”.
I Cobas non faranno mancare il loro sostegno e l’impegno incondizionato ad aprire conflitti sociali e vertenze, o a compiere azioni di denuncia a partire da queste realtà in cui la fusione si ha la certezza verrà usata dalla classe politica come occasione per diminuire democrazia e diritti.
COBAS PUBBLICO IMPIEGO
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