November 29, 2024
I giornali sono pieni di notizie che messe insieme danno una idea precisa di quanta incuria e speculazione abbia caratterizzato gli ultimi 50 anni di governo del territorio
Dal 1951 ad oggi registriamo alluvioni devastanti con centinaia di morti ma solo nell’ultimo decennio devastazioni e morti hanno subito una impennata. Colo delle piogge intense e dei cambiamenti climatici?
Nutriamo seri dubbi perchè al di là della eccezionalità dei singoli eventi, ci sono situazioni ricorrenti nel continuo susseguirsi di disastri: devastazioni del territorio causa speculazioni immobiliari, mancate manutenzioni e pulizie ordinarie e straordinarie, grandi opere che hanno rotto l’equilibrio geologico dei territori, una protezione civile che sembra non essersi ancora ripresa dai fasti della spa e si poggia sul volontariato solo perchè lo Stato si sta progressivamente disimpegnando avendo tagliato fondi per la ricerca e lo studio dei fenomeni e soprattutto per la manutenzione dei corsi di acqua, dei boschi, del mare, Anche la distruzione delle Province segue una logica di tagli sistematici alla spesa pubblica inclusa la manutenzione delle strade e dell’ambiente
La situazione è drammatica, basti vedere lo stato di degrado e di abbandono in cui versa il patrimonio artistico e culturale del paese che potrebbe essere una risorsa fondamentale per la stessa economia del paese, lo stesso discorso vale per l’incuria con cui si sono costruite politiche locali privilegiando la devastazione delle risorse ad un utilizzo intelligente delle stesse
Urge una profonda revisione delle politiche in materia di ambiente e territorio, proprio l’esatto contrario delle grandi opere che ormai accomunano quasi l’intero arco parlamentare, salvo poi ritrovarci gli stessi politici a piangere ai funerali delle vittime di alluvioni e tumori, eventi non naturali ma provocati dalle loro politiche, dagli inceneritori, dall’abbandono in cui versa ogni angolo del paese. Esiste una vera emergenza che i politici e gli economisti fanno finta di non conoscere:è l’emergenza ambientale.
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