December 21, 2024
Il crollo dei salari per la Banca d’Italia, sarebbe ” legato alle caratteristiche strutturali del Mezzogiorno” .ma se leggiamo bene il report si capisce che le cause sono legate alla crisi del sistema produttivo italiano.
L’occupazione crolla nel Meridione, continua, seppure in misura minore a calare nel centro nord (Regioni come Toscana e Umbria da mesi hanno esaurito i fondi per la cassa integrazione in deroga)
Una autentica debacle salariale? Vediamo i dati
Nel primo semestre del 2013 il calo sui sei mesi precedenti è stato dello 0,3 per cento nel Nord, dell’1,1 al Centro e del 2,4 nel Mezzogiorno. La contrazione è stata ancora più ampia nel confronto con lo stesso periodo del 2012 sia al Centro Nord (-0,8 per cento nel Nord Ovest, -1,9 nel Nord Est e -2,0 al Centro) sia nel Mezzogiorno (-4,1).
2012, UN LAVORATORE HA INCASSATO 832 EURO IN MENO RISPETTO AL 2010 – Dal 2010 al 2012 le retribuzioni nette dei lavoratori dipendenti sono diminuite di 64 euro al mese, passando da una media di 1.328 euro a 1.264 euro. A fine biennio, se si considerano 13 mensilità, un lavoratore ha incassato in un anno 832 euro meno del 2010.
Dal documento di BanKitalia consultabile all’indirizzo
http://www.bancaditalia.it/interventi/intaltri_mdir/Signorini-291113.pdf
Facciamo allora i classici conti della massaia:
Chi allora può negare l’emergenza salariale e il crollo del potere di acquisto dei salari??
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