Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

I Cobas scrivono al Sindaco di Crespina e ai dipendenti comunali

Postato il 6 Dicembre 2013 | in Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

Lettera aperta al Sindaco di Crespina e al personale comunale

Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi una email dalla segreteria del sindaco che chiedeva il nominativo del responsabile del Cobas Pubblico Impiego. Rispondiamo sia al Sindaco che al personale comunale entrando nel merito delle ultime questioni

Nel sindacato di base non esistono ruoli “gerarchici” e qualsiasi attività viene definita collettivamente e svolta attraverso il volontariato e la militanza.

Per cui non esistono “apparati, distaccati e retribuiti” come si usa in molta parte del sindacato confederale e della politica.

La vostra comunicazione ci ha incuriosito a tal punto che abbiamo deciso di approfondire, in maniera più puntuale, quanto sta avvenendo negli enti locali oggetto di fusione per capire come incidono tali scelte all’ interno del lavoro pubblico.

Sul sito web istituzionale del Comune di Crespina infatti è pubblicato che il “ Sindaco ( di Crespina? Ma poteva?) ha convocato per giovedì 5 dicembre prossimo alle ore 12,30 un’Assemblea dei dipendenti di Crespina e di Lorenzana”.

Per chiarezza, ed evitare di farvi incorrere in un equivoco terminologico e di contenuti, si ricorda che la prerogativa di indire assemblee sui luoghi di lavoro spetta, in base allo statuto dei lavoratori e agli accordi collettivi, solo ai soggetti sindacali.

Se l’ intendimento era quello di fare comunicazioni istituzionali per portare a conoscenza il personale della nuova struttura organizzativa e di fatto guadagnare il consenso del personale alle ragioni della politica, non dovrebbe essere utilizzato il termine “assemblea” perché è fuorviante e presuppone la possibilità di assumere posizioni critiche da parte di lavoratori/lavoratrici, il che invece non è consentito. Una rettifica pubblica al palese errore non solo formale in cui si è incorsi, si rende obbligatoria nel vostro interesse e per amore di verità.

In caso contrario, sarebbe legittimo pensare che quanto messo in atto sia una sorta di “adunata” da contrapporre alla assemblea del personale della scorsa settimana, per tentare di rimettere in discussione l’ordine del giorno finale sminuendone i contenuti emersi con la critica profonda alla macrostruttura del costituendo Comune di Crespina-Lorenzana assunta dai lavoratori e lavoratrici di Crespina.

Se così fosse sarebbe molto grave solo averlo pensato, per cui auspichiamo che siano chiari agli amministratori di codesto Comune i diritti sindacali che il nostro ordinamento ancora tutela grazie allo Statuto dei Lavoratori, ma anche i limiti che le norme impongono ai “politici” con l’ obbligo di astenersi da qualsiasi atto di gestione.

In ogni caso, nel merito di come si sta sviluppando la nuova macrostruttura del Comune di Crespina -Lorenzana, a partire dalla assurda articolazione con 6 servizi e 6 Posizioni Organizzative e con tutte le conseguenze che ciò implica, noi COBAS esprimiamo, al pari dei lavoratori/lavoratrici del Comune di Crespina, fortissima contrarietà.

Avremo modo di spiegarne e dimostrarne le ragioni anche successivamente in maniera pubblica!

E gli altri sindacati confederali di categoria perché non hanno ancora avuto il coraggio di assumere una posizione pubblica in merito, visto che sicuramente hanno ricevuto ampia informazione?

La Confederazione COBAS continuerà le proprie azioni e ha intenzione di promuovere ad inizio dell’anno 2014 degli incontri pubblici con amministratori locali e soprattutto con gli ex Sindaci dei Comuni interessati dai processi di fusione, per affrontare temi relativi alla tutela del lavoro pubblico e dei diritti che si garantiscono con la gestione diretta pubblici servizi.

Sarà una buona occasione per confrontarci, vedremo se gli ex Amministratori Comunali, avranno il coraggio di metterci la faccia e l’umiltà di  rendere conto anche delle scelte effettuate nelle precedenti legislature, a partire dalla Progetto Prometeo srl di Lari ma anche della “distruttiva” macrostruttura che è stata attualmente presentata per Crespina Lorenzana.

Il comune denominatore purtroppo tra queste due iniziative è la considerazione che si nutre verso tanti lavoratori : “merce da svendere o numeri, semplici pedine da spostare”.

Al Sindaco di Crespina e ai sindaci della Valdera ribadiamo la nostra disponibilità al confronto senza per questo sposare le politiche che stanno portando alla perdita di posti di lavoro nel pubblico

COBAS PUBBLICO IMPIEGO

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