Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Intervento al Consiglio Comunale aperto di Lari del 20 dicembre

Postato il 21 Dicembre 2013 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

I Cobas sono convinti che un’ altra decisione in merito alla gestione dei servizi sarebbe stata possibile e necessaria

Ribadiamo quanto da noi esposto in ordine alla deliberazione n. 46/2013 del Consiglio Comunale di Lari:

  1. la contrarietà al processo di privatizzazione della “Progetto Prometeo srl”, non sussistendo alcun obbligo di legge ad agire in quella direzione contrariamente a quanto sostengono il Sindaco Terreni e il suo staff. Al contrario stiamo assistento a cessioni di rami di azienda da parte dei Comuni all’Unione della Valdera con personale comunale su cui vengono fatte continue pressioni perchè accetti passivamente i trasferimenti senza neppure ipotizzare l’istituto del comando provvisorio. La cessione di rami di azienda e la cancellazione dei posti in pianta organica sono la conferma che si vogliono svuotare i comuni delle loro funzioni delegandole a Unioni che poi potranno decidere la esternalizzazione dei servizi. Chi rischia di più da questi processi sono proprio le figure operative con ruoli esecutivi,per intederci i bassi livelli. Non corrono alcun rischio, invece le posizioni di vertice dirigenziali che assecondano queste operazioni! Organizzare i servizi manutentivi e gli operai addetti richiede impegno, sopratutto ove si debba garantire il pronto intervento e il controllo dei servizi del territorio. Allora per i vertici meglio svendere servizi e personali alla Prometeo di turno, avere meno responsabilità e problemi, celarsi dietro a un formale e fittizio controllo e allo stesso tempo mantenere invariate le loro indennità!
  2. tornando al caso Lari, Prometeo vede un aumento di capitale da 10 mila euro a 435 mila, una cifra interamente sulle spalle dei contribuenti che non avranno più alcuna voce in capitolo sulla gestione di questi servizi. D’ altronde è chiaro che il “socio operativo” sarà il privato, ovvero a comandare operativamente sarà il socio di minoranza. Esiste una evidente “difformità sostanziale” fra il parere espresso dal Revisore dei Conti (dopo aver “esaminato” la Relazione del Responsabile Affari Generali inerente la proposta di delibera) e quanto deliberato dal Consiglio Comunale di Lari il 15/10/2013 in ordine ai servizi da affidare, tramite gara, alla società “Progetto Prometeo srl”. Le risposte fornite dall’amministrazione comunale non hanno confutato le nostre tesi, anzi sembrano rafforzarle per il tipo di reazione, confermate anche dall’ accelerata data lunedì scorso alla intera operazione. Che efficenza in questo caso! Avviene sempre al Comune di Lari? O c’era comunque fretta di chiudere a fronte della notizia degli esposti? Stiamo raccogliendo documenti in ordine anche ad alcune “inspiegabili stranezze” rilevate nelle procedure attuative della deliberazione del Consiglio Comunale n. 46/2013, anche in relazione alla struttura organizzativa del Comune. Se necessario chiederemo di “accedere agli atti”, in ogni caso porteremo tutto all’ esame del Commissario del nuovo Comune, che sicuramente dovrà farsi garante dell’ imparzialità e della correttezza.

Ai Cobas basta evidenziare solo tre aspetti, ma ce ne sarebbero ben altri, che determinano conseguenze negative sui lavoratori coinvolti e sulla cittadinanza.

Se il Consiglio Comunale si fosse attenuto a quanto espresso dal Revisore dei Conti infatti:

  • non sarebbe stato necessario “trasferire” alla Progetto Prometeo le 8 unità di personale attualmente alle dipendenze del Comune di Lari impiegate nei servizi di manutenzione;
  • le 4 unità di personale attualmente dipendenti dalla Società “Progetto Prometeo srl” avrebbero potuto per almeno 20 anni (durata della società) continuare a svolgere alcuni servizi affidatigli dal Comune ( sono dettagliati nella parte finale della relazione del Responsabile del Servizio Affari Generali del 10 Ottobre 2013);
  • la gara, relativa alla “procedura ristretta per selezione del socio privato” non avrebbe avuto un importo complessivo di circa 21 milioni di Euro, ma bensì molto meno, forse 2/3 milioni di Euro.

Ribadiamo un giudizio politico fortemente critico e negativo nei confronti dell’ intera operazione “Prometeo” come modalità di gestione del servizio pubblico e dei rapporti di lavoro, sia per ciò che determina, che per come è stata gestita e contestiamo chi nel comune di Casciana Terme fa finta che la intera questione non li riguardi come se Casciana Terme e Lari non fossero comuni fusi tra loro. Sia ritirata allora la delibera e si rinunci alla intera operazione

In questa vicenda hanno giocato un ruolo negativo le organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti nazionali. In primo luogo non attivando subito forme di protesta e non manifestando il giorno 15 Ottobre in consiglio comunale, seppure o conoscenza dell’ affare “Progetto Prometeo “da prima. In secondo luogo revocando lo stato di agitazione in prefettura, rendendo così impossibile il ricorso allo sciopero perchè nelle festività di Natale visto il diritto di sciopero è fortemente limitato da una legislazione restrittiva e antidemocratica che non ha pari in Europa. Come è stato possibile agire in maniera così improvvida! Sembra che prima di tutto si siano preoccupati di tenere un profilo basso, eppoi quando i lavoratori hanno fatto venir fuori l’ operazione, certi sindacati hanno fatto trascorrere il tempo senza mettere in atto un’azione di lotta che avrebbe dovuto coinvolgere l’ intero territorio, visto il rischio evidente che certi modelli di privatizzazione vengano imitati.

Le vittime della operazione sono i cittadini e i lavoratori visto che le tutele per i lavoratori non sono scritte da nessuna parte…….

Cobas Pubblico Impiego

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