Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Grave rappresaglia di Artoni: 41 facchini senza lavoro dal giorno 24 dicembre

Postato il 3 Gennaio 2014 | in Lavoro Privato, Sindacato | da

I lavoratori decidono il presidio all’interno del piazzale del magazzino

Nel magazzino Artoni di Via Inghilterra a Padova, a partire dal 24 dicembre tutti i facchini presenti all’interno del magazzino, attualmente occupati come soci lavoratori, presso la cooperativa Emmegierre del consorzio Sicurint Group, resteranno senza lavoro, in quanto la cooperativa ha fatto partire le lettere di licenziamento per tutti i lavoratori perchè Artoni non ha più rinnovato il contratto di appalto con Sicurint Group e non ha nemmeno provveduto ad effettuare il cambio di appalto con una nuova cooperativa. Nessuna comunicazione ufficiale è giunta fino ad ora, ma sembra che Artoni intenda far fronte al lavoro di movimentazione delle merci con proprio personale e senza più far ricorso a lavoratori di cooperative.

E’ superfluo sottolineare la gravità di quanto è accaduto. Ripercorrendo l’ultimo periodo, va ricordato che sono quattro mesi che Artoni sta pagando direttamente le buste paga ai lavoratori della cooperativa, in quanto la cooperativa si era trovata in difficoltà nel garantire la corresponsione regolare del salario e dei contributi ed era in corso una trattativa tra cooperativa e Artoni per una ridefinizione delle tariffe, in vista di un rinnovo del contratto di appalto. Artoni decideva deliberatamente di portare proprio a fine anno la decisione di rompere con il Consorzio Sicurint, superando il periodo delle feste natalizie e di scegliere una strada che esclude ogni possibilità di trattativa, con l’unico risultato di gettare in strada 41 persone con relative famiglie. La motivazione di tale iniziativa va ricercata nel fatto che, grazie alle iniziative sindacali intraprese negli ultimi anni e grazie anche all’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, le cooperative che si sono succedute sono state costrette ad applicare regolarmente il CCNL Trasporto merci, riconoscendo anche l’integrazione per malattia e infortunio. Artoni, evidentemente, non è disponibile ad accettare una situazione di regolarità, ma pretende di continuare ad avere al suo servizio degli schiavi, sottopagati, pagati in nero e disposti a lavorare a qualsiasi condizione.

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http://www.sicobas.org/ccnl-logistica/iniziative/1543-grave-rappresaglia-di-artoni-41-facchini-senza-lavoro-dal-giorno-24-dicembre

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