November 25, 2024
Tra pochi giorni riaprono le scuole e i dipendenti di alcuni comuni saranno alle dipendenze dell’ Unione della Valdera come gli addetti alla refezione, al trasporto scolastico e alla polizia locale.
Gli accordi stipulati anni fa per il loro passaggio in comando all’ Unione riconoscevano il diritto a poter scegliere se rimanere nel proprio comune o essere trasferiti in via definitiva all’ Unione Valdera, oggi sembra che tutto sia cambiato con l’assenso anche di chi gli accordi li aveva firmati come CGil Cisl Uil.
Tutti gli accordi che tutelavano i comandati sembrano rimessi in discussione. Pare, perché fra Comuni e Unione Valdera assistiamo ad un continuo rimpallarsi di responsabilità e chiacchiere tipiche del “renzismo” dilagante.
Nel frattempo qualche Comune comincia a rimettere in discussione il modello dell’Unione e dopo la fusione dei Comuni e la svendita dei lavoratori di Prometo i dubbi aumentano.
Ma con quale fiducia potrà guardare al futuro il personale dei più bassi livelli esecutivi e amministrativi se trasferito ad un Ente Locale tipo l’ Unione Valdera che oggi pensa al proprio vertice e domani probabilmente ( prendendo ad esempio Progetto Prometeo) a come liberarsi del proprio personale?
Il Cobas Pubblico Impiego ha assunto una posizione chiara e a sostegno delle lotte e delle iniziative che lavoratrici e lavoratori interessati al trasferimento vorranno affidarci con esplicito mandato.
Al contrario, il sindacalismo confederale è sempre più lontano dai bisogni di lavoratrici e lavoratori e sempre più vicino agli interessi della politica che indirettamente li sovvenziona, basti vedere il silenzio in queste ore decisive.
Noi invece di fronte ai tentativi di “autoritarismo padronale” dei datori di lavoro pubblici e dei Sindaci ,rispondiamo in un modo solo: rivendicando i diritti e sostenendo le vertenze, a partire dai luoghi di lavoro a partire dai territori.
Cobas Pubblico Impiego
per il Cobas
Federico Giusti
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