Consultando i siti web degli Enti pubblici, soprattutto quelli locali, leggiamo di avvisi con i quali si invitavano i soggetti collettivi ( associazioni, organizzazioni rappresentative di particolari interessi ) e i soggetti operanti nel settore (che fruiscono delle attività e dei servizi prestati dalla specifica amministrazione), a fornire apporti e contributi utili per definire il Codice di Comportamento tenuto conto anche del Piano Nazionale Anticorruzione.

Al di del metodo di consultazione utilizzato, ben lontano dalle reali forme di democrazia partecipata, emergono finalità che ci lasciano assai perplessi.

L’ approccio burocratico alla problematica lascia inalterati i principali aspetti di merito che finiscono per “esonerare” dal dover rispondere dei propri comportamenti alcuni livelli degli Enti pubblici, ossia gli organi e i soggetti politici \ di nomina politica.

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http://www.cobasconfederazionepisa.it/wp-content/uploads/2014/01/ApropositoDiCodiciDiComportamento.pdf

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