December 26, 2024
Solo un mese fa, sostenendo le ragioni dell’ Assemblea del personale Comune di Crespina, prendevamo posizione contro gli “intrighi delle grandi manovre politiche”.
Denunciavamo i pericoli derivanti dalla creazione nel Comune di Crespina Lorenzana di una macrostruttura del nuovo comune lontana dai bisogni dei cittadini e dal rispetto dei diritti, della dignità e della professionalità del personale che opera nei servizi pubblici. “
Quell‘operazione che giudicavamo “frutto di accordo politico segreto fra i due Sindaci di Crespina e Lorenzana”, ora è diventata realtà e inspiegabilmente legittimata dal Commissario del Comune di Crespina Lorenzana . Il dott Ferdani si è limitato con i suoi provvedimenti a prendere atto del protocollo d’ intesa sottoscritto dai Sindaci dei Comuni estinti, senza entrare nel merito delle scelte, della loro stessa legittimità, opportunità e presunta convenienza, insomma si sono presi per buoni atti di fine mandato che hanno ripercussioni immediate sulla macchina comunale.
Se a ciò aggiungiamo il fatto che questo Protocollo d’ intesa, a distanza di 20 giorni dalla sottoscrizione, non è stato reso integralmente pubblico, restiamo oltremodo perplessi.
Eppure Il Commissario, la Prefettura e la Regione Toscana erano state formalmente informati dalla Confederazione Cobas Pubblico Impiego, per ben due volte, sui pericoli a cui si andava incontro ove si fosse lasciata ai due Sindaci uscenti la possibilità di interpretare e asservire alle proprie finalità politiche, oltre le attribuzioni della legge, la fase di gestione provvisoria del nuovo comune.
La creazione di ben SEI posizioni di vertice dirigenziali nel nuovo comune, quando ne potevano bastare 2 o 3, coincide infatti con l’ interesse dei sindaci decaduti di poter continuare a condizionare ognuno la gestione amministrativa in prospettiva futura e nel percorso verso le prossime elezioni.
E’ stato esercitato il potere attraverso il frazionamento delle strutture e la distruzione dell’ organizzazione, per rendere “ debole ” e condizionare l’ autonomia decisionale dei responsabili e al contempo a ridurre a semplici “numeri privandoli di dignità” molto del personale che opera nei servizi pubblici.
Ci dispiace che il Commissario del Comune di Crespina Lorenzana abbia avallato le scelte come imposte dalla politica senza “battere ciglio e approfondirne i fini” come era suo dovere.
In tal modo ha consentito nomine di responsabili apicali senza aver verificato preventivamente il rispetto dei criteri di trasparenza, professionalità e responsabilità, e senza tener conto della posizione giuridica di tutto il personale trasferito che la legge regionale gli prescriveva di salvaguardare allo stesso modo. Il suo agire, esimio Commissario, non era da semplice atto dovuto!
Ma noi, come nel comune di Casciana TermeLari, continueremo a tenere sotto osservazione il processo in atto nei comuni di nuova istituzione, per dare continuità a quel conflitto di metodo e contenuti iniziato opponendoci a chi con le fusioni dei comuni mette in pratica la negazione dei diritti e della democrazia.
Vogliamo conoscere i costi delle indennità dei 6 responsabili dirigenziali imposti al Commissario, e ci aspettiamo almeno che abbia il coraggio di dimezzare la precedente spesa per le indennità.
E’ un suo dovere farlo per coloro che vivono nell’ incertezza occupazionale, per chi si vede, con la “spending review” e 5 anni di mancati rinnovi contrattuali, ridurre i salari, per tutti coloro che per fruire dei servizi pubblici, sono costretti a pagare iniqui balzelli sottoforma di imposte comunali e compartecipazioni.
Faccia vedere da che parte sta, e non si nasconda dietro l’ alibi dell’ordinaria amministrazione!
Ci aspettiamo un suo intervento “riparatore” signor Commissario… e lasci fare su questi argomenti a CGIL CISL UIL il ruolo delle tre scimmiette che “…non vedono, non sentono,non parlano “!
COBAS PUBBLICO IMPIEGO
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