December 30, 2024
Siamo addolorati per la perdita di una giovane vita nata e cresciuta sul territorio cascinese E per questo ci uniamo al cordoglio di una famiglia dilaniata da una perdita così grave.
Indignati invece per l’ennesimo spot pubblicitario a mezzo stampa del Sindaco Antonelli, stavolta con coprotagonista la comandante della PM. Si approfitta del dolore per proclamare un’autotassazione dei vigili al fine di pagare una multa di divieto di sosta fatta ad un familiare della ragazza uccisa dal treno.
I motivi sono tanti. Chi ha mandato il vigile a fare quelle multe? Se non avesse multato le autovetture in divieto di sosta, come avrebbe reagito la comandante per le mancate sanzioni? Forse entrambi dimenticano che solo pochi mesi fa con un provvedimento l’ex dirigente aveva richiesto di incrementare il controllo proprio sui divieti di sosta….Solo pubblica ipocrisia.
Quale Amministrazione colleziona decisioni cervellotiche come un codice di comportamento che mira solo a colpire i dipendenti che non fanno il proprio lavoro e poi criminalizza chi lo fa? Quale Amministratore si scaglia con i propri dipendenti la cui unica “colpa” è quella di eseguire ordini ee disposizioni di servizio dei stessi diretti superiori?
Quel vigile marchiato di insensibilità contro cui si è scagliato il primo cittadino può dirimere l’intreccio tra politica, dirigenti e posizioni organizzative, un codice di comportamento che confonde la fedeltà assoluta e acritica verso l’Amministrazione, con i doveri di ogni dipendente pubblico?
Un’Amministrazione che non lesina critiche all’operato dei suoi dipendenti operando scelte di gestione del personale e dei servizi comunali alquanto discutibili, anche grazie al silenzio dei sindacati, non può fare osservazioni di questa natura.
Un’Amministrazione sotto costante assedio da parte della Magistratura locale non può biasimare un dipendente che fa il suo lavoro.
Gli agenti di Pm, tutti i dipendenti pubblici ma soprattutto i cittadini di Cascina, hanno bisogno di un Ente aperto al confronto, disposto al dibattito sulle scelte che contano, non abbiamo invece bisogno di assurdi proclami senza dignità e destinati solo a mortificare l’intelligenza di chi li legge.
Meglio avrebbe fatto il Sindaco a mostrare la sua vicinanza ai familiari in modo diverso, forse pagando di tasca propria una multa generata dalla inefficienza della struttura da lui stessa concepita o magari annullandone gli effetti come già è stato fatto nel recente passato.
Caro Sindaco, tante erano le soluzioni disponibili, si poteva sicuramente far meglio per dare corpo al solito messaggio di pubblica iposcrisia.
COBAS PUBBLICO IMPIEGO
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