December 22, 2024
A tutte le lavoratrici / a tutti i lavoratori e del Comune di Crespina Lorenzana
In considerazione delle situazioni ante/post fusioni più volte denunciate pubblicamente dalla Confederazione Cobas abbiamo chiesto il giorno 5 Febbraio scorso formalmente un incontro al Commissario ( il testo è visionabile al seguente link) , prima di assumere iniziative pubbliche che si inseriranno per forza di cose nella prossima fase di rinnovo degli organi amministrativi.
Alla nostra richiesta ha fatto seguito:
Vigiliremo sui siti dei Comuni riservandoci di investire l’ Autorità Nazionale competente per la Trasparenza, visto fra l’ altro che la stessa autorità ha competenze anche in materia di Anticorruzione.
Si tratta di temi molto attuali, facilmente collegabili all’ esperienza delle fusioni dei comuni!
Questo soprattutto ove gli Ex sindaci hanno preteso di arrogarsi ruoli che non competono alla politica finalizzando assetti e nomine in funzione del loro consenso e con criteri discrezionali, violando in tal modo precise disposizioni contrattuali, disinteressandosi non solo del personale ma anche dei cittadini che subiscono le conseguenze di certe irresponsabili scelte.
Ne è un esempio anche l’ipotesi di CCDI di codesto Comune, con il quale grazie a soggetti sindacali confederali compiacenti o distratti si continua, nell’ assoluta segretezza sulla destinazione finale del fondo salario accessorio, a delegare ai soggetti politici il potere di “decidere” come distribuire le risorse determinando di fatto quella “politicizzazione e personalizzazione” del salario che rende più deboli e ricattabili i singoli lavoratori.
Neppure c’ è stato il coraggio da parte di CGIL CISL UIL di sottoporre a referendum l’ipotesi di contratto decentrato come richiesto dalla maggioranza del personale dell’ ex Comune di Crespina nell’ assemblea del 28 Novembre scorso, e neppure di convocare un’assemblea per discutere sulla assurda macrostruttura concepita dagli EX Sindaci e dei disservizi che produce. Probabilmente questi atteggiamenti sono collaterali e funzionali solo a certi “accordi ”, per non disturbare il manovratore politico, per reprimere ogni forma di protesta o disaccordo.
Attendiamo notizie dal Commissario in merito all’ incontro richiesto.
Nel frattempo come COBAS proseguiamo in quella azione che nelle varie realtà oggetto di fusioni/unioni, ci vede impegnati fin dalle fasi referendarie in un costante monitoraggio degli atti e degli adempimenti, ma anche in prima fila, nel pressoché assoluto silenzio di altri soggetti sindacali, nel denunciare e contrastare pubblicamente sia le situazioni di violazioni di diritti e tutele che la negazione degli spazi di democrazia a partire da quella sui luoghi di lavoro.
COBAS PUBBLICO IMPIEGO – PISA
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