November 29, 2024
Martedi’ 29 Misericordia e sindacati si incontreranno di nuovo e questa volta potrebbe arrivare la lista nera dei licenziamenti. Il Governatore smentisce che ci sia una lista di licenziamenti ma non spiega come collocare buona parte del personale visto che a suo avviso è in numero eccessivo. Anche le richieste di collocare dipendenti nelle Misericordie limitrofe, di collocare personale alla Primaziale (che dice a tal riguardo l’arcivescovo?), di far seguire personale ai servizi presso altre Associazioni, sono cadute nel vuoto, allora quali sono le soluzioni concrete?
In queste tre settimane il Sindaco Filippeschi ha continuato a tacere, i vertici della Misericordia non hanno incontrato le autorità cittadine, i vertici di azienda ospedaliera e società della salute rinviano sine die un confronto richiesto non solo dai Cobas ma da tutte le altre silenti organizzazioni sindacali.
Anche la Misericordia Toscana dopo l’impegno a incontrare lavoratori e sindacati è scomparsa nel nulla.
Chi tace acconsente alla distruzione di servizi e posti di lavoro, con quale faccia le istituzioni potranno dire un domani di non essere stati chiamati, messi a conoscenza dei problemi?
Gran parte dei sindacati ha scelto una strategia di non visibilità, tenere bassi i toni, non mobilitare i lavoratori è per loro la scelta giusta, basti pensare che neppure in una situazione cosi’ grave si riesce a mettere il sindacato insieme attorno ad un tavolino. Forse qualcuno ha scelto di sacrificare personale e servizi della Misericordia??
Noi crediamo sbagliata la strategia attuata fino ad oggi ha fatto dormire sonni tranquilli all’azienda ospedaliera e alla società della salute che qualche risposta sulla gestione dei servizi dovrebbero pur fornirla
Stesso discorso vale per il Sindaco Filippeschi al quale la sorte di decine di lavoratori\trici non interessa, forse perchè siamo ancora troppo lontano dalle elezioni (ipocriti!) ?
La Misericordia dovrà fornire dati ben precisi, per esempio spiegarci che fine hanno fatto donazioni, beni mobili e beni immobili, spiegare come ha preso corpo il debito di 12 milioni di euro, spiegare perchè alle nostre proposte non fornisce risposte, spiegare perchè nonostante la crisi ci sia un paradossale disinteresse a riorganizzare il personale per accrescerne la produttività e con essa i servizie erogati.
Ci viene il dubbio che perfino queste argomentazioni padronali non trovino diritto di cittadinanza nei vertici delle Misericordie, se queste sono le premesse cosa avranno da dirci alla prossima trattativa? Per venerdi’ pomeriggio noi avremmo una piccola proposta da fare ossia una trattativa a porte aperte . Noi non abbiamo niente da nascondere, ma tutti gli altri?
Cobas Pisa
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