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Geografia economica disciplina “tappabuchi”

Postato il 8 Aprile 2014 | in Italia, Scenari Politico-Sociali, Scuola, Sindacato | da

Continua da parte del Ministero della Pubblica Istruzione lo scempio nei riguardi della “Geografia Economica”. Dopo il colpo letale assegnato alla disciplina dal riordino Gelmini del 2010, con l’eliminazione dagli Istituti Nautici e dai Professionali per il Commercio e, soprattutto, con la drastica riduzione del potenziale formativo negli Istituti Tecnici Commerciali (gli unici in cui è sopravvissuta), a seguito dello spostamento dal triennio al biennio, la disciplina ha subito anche una incomprensibile, vista l’invarianza dei programmi, derubricazione a semplice “Geografia” e, addirittura, l’attribuzione del carattere di atipicità, con conseguente possibilità di essere insegnata da docenti di altre materie.

Con la nota ministeriale 3119 del 1 aprile 2014, al danno si aggiunge la beffa: l’insignificante ora di “Geografia Economica”, introdotta in uno dei due anni dei bienni dei Professionali e dei Tecnici per il prossimo anno scolastico dalla Ministra Carrozza, viene illegittimamente attribuita anche ad altre classi di concorso mediante la definizione di “disciplina atipica”. In tal modo il Ministero non solo si limita ad ignorare le proprie direttive (D.M. 39/98) che prevedono l’esclusivo insegnamento della “Geografia Economica” da parte dei docenti della A039, ma cade anche in contrasto con quanto stabilito dell’articolo 33 della nostra Costituzione che prescrive “il superamento di un esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio professionale”.

Leggi tutto il comunicato nel documento in  allegato
http://www.cobasconfederazionepisa.it/wp-content/uploads/2014/04/Geografia-economica-disciplina-tappabuchi.pdf

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