Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Osservatorio sulla Repressione Newsletter n.19/2014

Postato il 15 Maggio 2014 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

News dal 5 all’ 11 maggio 2014

A proposito del ripetersi delle violenze delle polizie
Pubblichiamo un importante contributo che ci ha inviato Salvatore (Turi) Palidda sociologo che insegna presso l’Università degli Studi di Genova. Nella sua lunghissima carriera si è occupato soprattutto di studiare il ruolo della polizia italiana, analizzando le trasformazioni delle sue funzioni rispetto al quadro generale della sicurezza urbana.

La questione dello Stato di eccezione oggi in Europa
sul rischio di stato di eccezione nella crisi sull’onda crescente dell’ estrema destra in Europa  pubblichiamo l’ampio e importante articolo del sociologo francese Alain Bhir, autore di numerosi studi sulle classi sociali e il pensiero marxista

Terrorizzare e reprimere. (parte 1)
Prison Break Project pubblica sul web un intervento sulla storia del concetto di terrorismo che viene, proprio in questi giorni, utilizzato a fini repressivi contro quattro compagni e compagne NoTav, incarcerati in regime di alta sorveglianza dallo scorso 8 dicembre. La volontà è quella di contribuire al dibattito pubblico e di movimento sul tema della repressione, a partire dalle sollecitazioni che l’attualità giudiziaria impone su chi partecipa alle lotte in Italia. Il testo sarà diviso in tre spezzoni più brevi per agevolarne la lettura e per accompagnare simbolicamente le scadenze di questo mese di mobilitazione per la liberazione di compagni e compagne e contro la criminalizzazione della lotta notav. Prison Break Project intende quindi pubblicare sul web quest’intervento i lunedì 5, 12 e 19 maggio prossimi per mostrare un piccolo, e speriamo utile, segno tangibile di solidarietà alle lotte contro le dinamiche repressive.

Il braccio violento delle forze dell’ordine, tra torture, silenzi ed omertà
Parafrasando ciò che diceva Fëdor Dostoevskij in Delitto e castigo, possiamo affermare che “Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue forze dell’ordine”. Vien da chiederci quale immagine di civilizzazione offre il nostro Paese con le cariche indiscriminate della polizia, le violenze sui manifestanti, gli episodi disgustosi ripresi da videocamere e telefonini nel corso di manifestazioni per il diritto alla casa o contro la Tav?

Scajola e il “dopo Diaz” della polizia
Claudio Scajola e Gianni De Gennaro condividono il poco lodevole primato d’essere stati responsabili del caso di peggiore gestione dell’ordine pubblico che sia avvenuto in Italia, anzi in Europa, negli ultimi decenni. A Genova durante il G8 del 2001 fu ucciso un cittadino (non accadeva dal ’77), furono violati numerosi articoli della Costituzione, del codice penale e di quello civile, migliaia di persone uscirono schioccate da un episodio di repressione di massa inimmaginabile.

NoTav: Le strane amicizie del pm Rinaudo [dossier completo]

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da parte di un notav questa minuziosa inchiesta che dimostra come la vicenda giudiziaria messa in atto contro i notav non avvenga per amor di giustizia. Non avvenga nemmeno in maniera disinteressata. Uno dei due pm con l’elmetto ha un ruolo chiave in molte vicende della nostra regione: appassionato di calcio e del potere del calcio, il pm Antonio Rinaudo, sempre solerte nei confronti dei notav, non sembra lo stesso per le sue frequentazioni e per le lui medesimo.E’ un notav a fornirci questa inchiesta, e ancora una volta ci fa pensare molto sul ruolo e il coinvolgimento dell’informazione nella crociata contro la Valsusa. Nessuno, in nessuna redazione, si è mai posto delle domande, ha fatto una ricerca negli archivi, per provare a capire qualcosa in più dell’astio profuso dai Pm contro giovani e meno giovani del movimento. Forse perchè tutti troppo abituati a stringere mani.

Come si reprime un movimento: il caso TAV.
E’ uscito il primo volume della collana “Quaderni del Controsservatorio Valsusa” (edizioni Intra Moenia). Ogni volume approfondisce aspetti diversi della storia ultraventennale dell’opposizione al TAV Torino-Lyon.

il Pd piemontese ordina: “Chiudete i centri sociali”
Il segretario regionale del Pd Davide Gariglio è sull’orlo di una crisi di nervi. La crescente impopolarità del Partito Democratico nella roccaforte Piemonte, non fa dormire sonni tranquilli al segretario regionale.

Bologna. Contesti il Pd? Arrivano subito le denunce
E’ stata fulminea la Digos bolognese che, sollecitata dagli editoriali di fuoco del Resto del Carlino e dei giornali vicini al Pd, ha già denunciato 12 attivistiper la contestazione di mercoledì sera ad un convegno del Pd all’hotel “I Portici” in via Indipendenza. I denunciati sono attivisti di Ross@, dell’ Usb, dell’Asia-Usb e del Centro sociale occupato Terzo Piano,

NoTav Terzo Valico: misura cautelare coercitiva per un attivista
E’ stata notificata qualche giorno fa a Claudio una misura cautelare coercitiva a seguito di un procedimento penale in corso riguardante l’iniziativa di lotta messa in atto dal movimento il 26 Marzo a Novi Ligure.

#12A: Matteo, Nico, Simon, Ugo finalmente LIBERI!
si è tenuto il riesame per le misure cautelari dei 4 ragazzi detenuti agli arresti domiciliari per la manifestazione del 12 Aprile: tutti e quattro sono stati rilasciati e sono finalmente liberi senza alcuna restrizione o misura.

Piacenza: La polizia carica il picchetto all’Ikea
la polizia ha usato la mano pesante contro il picchetto dei facchini che protestavano contro la sospensione dal lavoro di 33 di loro. All’alba la polizia è intervenuta contro il picchetto organizzato da sindacato Si Cobas. Un primo bilancio parla di due lavoratori feriti.

Torino: condannati 9 compagni per i fatti del 1 maggio 2009
Giovedi 8 maggio i giudici del tribunale di Torino hanno condannato a 4 anni e 9 mesi complessivi nove compagn* per i fatti del 1 maggio 2009.

Sbatti l’ultras in prima pagina… un’operazione politica cinica e spregiudicata.
Curioso che tutti i media si concentrino su “Genny ‘a carogna”, personaggio senz’altro in sè inquietante ma che di fatto, nella partita in questione, non ha commesso alcun reato …. salvo indossare una maglietta in cui chiedeva la libertà di un ultras catanese condannato in un processo molto controverso per l’uccisione comunque involontaria dell’agente Raciti … maglietta che, in sè, non è appunto un reato …E che invece nessun media dica quello che a Roma tutti sanno … e cioè che lo sparatore di un intero caricatore di pistola contro i tifosi napoletani è Daniele De Santis un militante dell’estrema destra romana

Coppa Italia insanguinata, la polizia nega l’evidenza
Dopo Fiorentina-Napoli. Per la Questura nessuno scontro tra tifoserie e nessuna trattativa. Il governo pensa al daspo a vita per i violenti. De Santis, il tifoso della Roma accusato di aver sparato a Ciro Esposito: una vita tra curva ed estrema destra

Quello che non regge nelle versioni ufficiali sui fatti accaduti a Roma il 3 maggio
Le contraddizioni, le aporie, le false piste: accadde a Roma a Tor di Quinto il 3 maggio

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