November 29, 2024
Ci sono foto che documentano la presenza di schiuma nell’incile ma l’Arpat sembra negare l’evitare dei fatti.
Che l’area sia in stato di degrado e di abbandono è cosa risaputa nonostante il notevole flusso di denaro . Che ci sia stata una sospetta moria di pesci è un fatto innegagile come anche la presenza di vari detriti, di plastica che si vanno ad aggiungere a sversamenti di varia natura.
Solo pochi giorni fa la costa pisana è stata insignita della bandiera blu (ci hanno risparmiato quest’anno la farsa della ordinanza che vietava il commercio e la pesca di telline, un divieto che nei due anni precedenti è stato revocato nell’arco di pochi giorni, giusto il tempo per non turbare la cerimonia della bandiera ) ma subito dopo è arrivato il divieto di balneazione nell’area di litorale limitrofa al porto.
Troppe le contraddizioni e le notizie contrastanti che alimentano le preoccupazione sullo stato delle acque salate e dolci (non ultimo l’arno per il quale non esiste alcun piano di risanamento).
E’ giunto il momento di fare luce e di dare ampia visibilità a questo problema
Confederazione Cobas
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