Comunicato alle redazione giornalistiche della Valdera sull’Unione dei Comuni
Postato il 28 Giugno 2014 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da admin
Il nostro giudizio negativo sull’unione scaturisce da pochi fatti incontrovertibili quali la tendenza del Governo ad accorpare comuni con processi di fusioni e unioni cancellando i piccoli enti locali e promuovendo, con soldi pubblici, l’aggiramento di quei patti di stabilità che andrebbero rimossi per tutti perché impediscono la spesa negli ambiti sociali, educativi, nella salvaguardia del territorio.
Molte unioni poi tendono a ridurre i servizi al cittadino e al posto di lavoratori con regolari contratti arrivano forme di convenzione con il volontariato, il tutto avviene mentre si consuma il dramma del trasporto pubblico locale.
La nostra opposizione ai processi di atto non ci sottrae al compito di lanciare una sfida all’Unione della Valdera e nello specifico:
- come interveniamo sui bandi quali l’emergenza abitativa, gli aiuti a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi, il servizio scuolabus e l’assistenza specialistica?
- come è possibile incidere sulla qualità dei servizi assicurando condizioni di lavoro dignitose per chi opererà in appalto all’ interno dell’ Unione Valdera?
- esiste la comune volontà delle rappresentanze politiche di costruire una carta di intenti (e un tavolo permanente di verifica delle decisioni assunte) per scongiurare che attraverso l’ Unione si determinino:
- appalti al ribasso che rimettano in discussione tutele economiche e normative;
- la riduzione delle ore di lavoro e del salario, quale unico strumento per tagliare la spesa;
- la contrazione dei costi a discapito della qualità del servizio, e della sicurezza di chi vi opera;
- si vuole fare chiarezza sui modi di gestione dei servizi anche in ordine al tentativo di sostituire il servizio pubblico, con le organizzazioni sociali e del terzo settore per alcuni attività operative (cancellando posti di lavoro per impiegare volontari al posto di lavoratori con regolare contratto)?
Ai sindaci, all’Unione della Valdera, alle forze politiche e sindacali la risposta
Cobas Pubblico Impiego
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