La rimozione di un totem e l’assenza di spazi pubblici comunali aperti al confronto

Il circolo agorà protesta per la decisione del Comune di Pisa di rimuovere i totem pubblicitari nel centro cittadino e invoca la delibera di Consiglio Comunale 55\2012 che regolamenta la pubblicità commerciale. Nei palazzi comunali ormai non ci sono piu’ bacheche sindacali e i volantini affissi negli spazi vengono rimossi e sostituiti da eventi pubblicitari e iniziative dell’amministrazione, se poi si vuole organizzare una assemblea \iniziativa pubblica servono una sessantina di euro per il noleggio della sala.

All’art 16 del Regolamento comunale, alla voce totem temporanei si dice che la struttura è legata alla esposizione informativa di messaggi di vario tipo, culturali e politici inclusi.

Non sappiamo la ragione per la quale si sia intimato ad Agorà di rimuovere il totem, siamo certi che la decisione sia sbagliata.

Allo stesso tempo si ricorda che qualche anno fa l’Amministrazione provo’ a limitare i volantinaggi in centro in nome del decoro urbano, un decoro che non si misura con i mozziconi di sigarette ma con l’alto numero di vicoletti utilizzati come latrine a cielo aperto, un biglietto da visita non certo auspicabile per una città turistica. Analogo discorso vale per il litorale dove un acquazzone mette in ginocchio intere squadre anche se alla manutenzione si preferiscono gli eventi di Marenia.

Il nostro sospetto è che si voglia bandire dal centro cittadino e dai centri commerciali la informazione e la azione politica e per questa ragione un totem diventà una sorta di tabu’ da rimuovere . Un po’ come succede con le sale comunali :a Pisa non esiste una sala concessa a un prezzo simbolico (dieci euro) per iniziative, del resto bandire la discussione e il confronto equivale a distruggere sul nascere ogni forma di opposizione e dissenso

Cobas Pubblico Impiego Pisa

   Invia l'articolo in formato PDF