November 30, 2024
Riceviamo e pubblichiamo
L’articolo di Nazanín Armanian apre un tragico scorcio quanto mai emblematico sulla situazione di disgregazione sociale che sta vivendo l’Iraq e anche molti altri Paesi. L’elenco si sta allungando.
La disgregazione sociale colpisce i fondamenti stessi della convivenza umana, favorendo la diffusione di rapporti sociali del tutto artificiali, avulsi dalla realtà, la cui unica logica è la violenza, la sopraffazione e la rapina.
Il MESTIERE DELLE ARMI diventa quindi l’attività prevalente, poiché è la principale fonte di sostentamento. È un’attività che, inevitabilmente, finisce per autoalimentarsi, subordinando a sé, e pervertendo, ogni altro rapporto sociale.
Riporto alcune importanti riflessioni di Nazanín Armanian – giornalista iraniana, rifugiata a Barcellona – sugli stupri di guerra.
Ne approfitto per segnalare, dal punto di vista postvittimista, come alcune donne yazidi stiano “trasformando la tragedia in lotta”, unendosi alle guerrigliere kurde, talvolta sollecitate anche dalle madri.
Ne potete leggere le testimonianze qui
Il dispiego militare Usa in Medio Oriente ha aumentato la richiesta di schiave sessuali e il commercio di donne nella regione. Mentre l’Isis inaugura la guerra santa del sesso.
Le donne irachene, siano esse musulmane, cristiane, ebree o atee, non avevamo mai sentito il termine Yihad Al-Nikah, “Guerra Santa del sesso”. È l’ “appello” dello Stato islamico dell’Iraq e de Levante (Isis) alle donne non sposate delle città conquiste ad offrirsi “volontariamente” ai ribelli per trasformarsi in schiave sessuali attraverso matrimoni a tempo determinato in cambio di generi di prima necessità. Un eufemismo per non dire prostituzione, proibita dall’Islam.
Leggi tutto l’articolo nel documento in allegato:
http://www.cobasconfederazionepisa.it/wp-content/uploads/2014/08/Trasformare-la-tragedia-in-lotta.pdf
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