November 29, 2024
Negli ultimi anni abbiamo riscontrato anomalie e problemi legati alla non corretta applicazione delle normative inerenti salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (a cominciare dal Decreto Legislativo n.81 del 2008). La nostra relazione è finalizzata a sensibilizzare l’azienda ospedaliera (ma anche il terzo settore) all’utilizzo di corrette procedure a salvaguardia della salute dei soccorritori e dell’utenza.
In data 5 Ottobre 2014, alle ore 16.15 è stato effettuato un servizio di trasporto interno all’ospedale Cisanello dal pronto soccorso al Reparto Malattie Infettive. Il personale addetto al trasporto su ambulanza ha prelevato un paziente affetto da Tubercolosi senza ricevere informazione alcuna sullo stato di salute del paziente, sulla pericolosità legata alla trasmissione di una grave malattia, sulle modalità di trasmissione della stessa e sulle relative misure di prevenzione e protezione da adottare.
In altri termini, ai soccorritori non è stato preventivamente detto di indossare la mascherina protettiva; ma solo presso il Reparto di Malattie infettive essi hanno appreso del pericolo, fatto loro presente dal personale infermieristico AOP.
Quest’ultimo ha riferito ai soccorritori che il paziente trasportato era affetto da Tubercolosi e tra le procedure da seguire c’è appunto quella di indossare la mascherina protettiva.
L’episodio non è nuovo visto che in altre occasioni si sono verificati episodi analoghi, per patologie differenti ma ugualmente contagiose e pericolose per la salute dei lavoratori e delle loro famiglie (ma anche di colleghi/e).
Ci chiediamo se si tratti di una semplice svista o di una sistematica sottovalutazione del problema.
In applicazione alla citata normativa di tutela della salute dei lavoratori (e in particolare al Titolo X “Esposizione ad agenti biologici” del D.Lgs.81/08), l’azienda deve infatti definire e rendere operative procedure ben definite per il trasferimento di pazienti con malattia infettiva, all’interno delle quali siano indicati le misure di prevenzione e protezione (Dispositivi di Protezione Individuali, misure di igiene e profilassi, ecc.) per evitare che i pazienti possano trasmettere agenti patogeni agli addetti al trasporto o a terzi, peraltro in luoghi pubblici densamente frequentati.
Tali procedure devono contenere anche le misure per la sanificazione dei presidi utilizzati per il trasporto (come la stessa ambulanza utilizzata).
Denunciamo questo episodio chiedendo che si prendano tutti i provvedimenti del caso per evitare il ripetersi di fatti analoghi e per assicurare la massima salute e sicurezza a operatori sanitari e cittadini.
Pisa 6 Ottobre 2014
Coobas Pisa
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