November 29, 2024
Alcuni mesi fa avevamo indicato il Comune di Cascina, o meglio il Sindaco Antonelli, come esempio di amministratore costretto alla “precarietà” per sostituire continuamente i responsabili nominati con continue revisioni della struttura organizzativa.
A prescindere dalle ragioni di chi sceglie di rinunciare o andarsene, una cosa è certa: sono scelte dettate da condizioni di lavoro e in qualche modo esprimono sfiducia verso un comune surreale nei suoi meccanismi di “disfunzionamento” a partire dagli indirizzi e dagli atti amministrativi di chi governa
Questa situazione di incertezza e improvvisazione si ripercuote anche sull’ intera struttura, nel tempo per aggirare questa situazione si è allargato il sistema di responsabilità con il risultato che il “rammendo” in termini organizzativi è peggiore del “buco” (dovuto a scelte sbagliate).
Non è un caso il fatto che nel comune di Cascina i livelli e le figure di responsabilità ( Dirigente, Posizione Organizzativa, Alte Professionalità e particolari responsabilità) siano complessivamente oltre 50, in pratica un dipendente su 4.
A prima vista questa situazione sembrerebbe frutto di una visione organizzativa orientata ad una ripartizione orizzontale e non verticistica dei ruoli e delle responsabilità!
In realtà non è così è il contrario! E’ l’ esatta conseguenza delle scelte sbagliate operate ripetutamente nel tempo che hanno portato alla sostituzione dei responsabili, a partire da quelli di vertice, con una duplicazione sistematica dei ruoli sottostanti al fine di ricollocare da qualche parte chi veniva sostituito. Magari poi è stata anche l’ occasione per sistemare qualcuno, del resto si sa come vanno certe cose.
A prima vista potrebbe sembrare un processo comprensibile sotto il profilo pratico, ma in realtà lo è molto meno sotto quello del funzionamento dell’ Ente!
Infatti è la cattiva politica che “brucia” direttamente e indirettamente le persone che essa stessa aveva nominato nel tempo, complicando e aumentando il sistema/numero di responsabilità, che nella realtà finiscono per esser pagate dai restanti 150, fra lavoratori e lavoratrici del Comune di Cascina, con riduzione cospicue sul loro salario accessorio pari a più degli 80 Euro di renziana memoria.
E’ allora a chi amministra il Comune di Cascina poniamo alcune domande conseguenti:
Questa situazione è resa possibile dal compiacente e partecipe asservimento della triade del sindacato confederale, che è sempre pronta a fare da pacere, accettando pressoché tutto al fine di evitare conflitti e scontri con la politica e i dirigenti/responsabili.
Ci pare evidente che, secondo la supponenza e il copione renziano, nel comune di Cascina si continuerà in pratica a non rispondere e ad amministrare secondo la logica prepotente “..dopo di me il diluvio..”.
Noi però non rinunciamo..non possiamo aspettare il 2016 perchè il Sindaco Antonelli trovi, politicamente, la sua pace e con lui i sindacati che lo hanno assecondato sempre e comnunque anche quando operava scelte che danneggiavano il personale comunale!
Cobas Pubblico Impiego Pisa
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