November 28, 2024
Uno sciopero locale, quello promosso dalla Rsu del Comune di Pisa, con la adesione di Fp Cgil Cobas Pubblico impiego e Fps Cisl, ma di valenza nazionale perchè la difesa del salario accessorio è fondamentale, se passa la decurtazione dei fondi della produttività a Pisa, a catena seguiranno gli altri comuni della provincia e enti locali toscani . E’ questo il commento di Federico Giusti dei Cobas per il quale “l’adesione è stata massiccia, bloccati nidi e materne, scuolabus e anagrafe, servizi operai e uffici tecnici per l’ora di sciopero a inizio turno promossa dal sindacato.
Uno sciopero, i sindacati tengono a dirlo, per la difesa dei servizi al cittadino e non per creare disagi alla cittadinanza come abbiamo spiegato in una lettera aperta distribuita davanti al comune (dove si è svolto un presidio in concomitanza con l’ora di sciopero) che ha fatto arrabbiare non poco la Giunta
Ma qual’è l’oggetto del contendere?
I lavoratori e le lavoratrici hanno subito attacchi continui da parte dei Governi via via succedutisi, Ministri e giornalisti loro asserviti hanno descritto il personale della Pubblica amministrazione come vagabondo e nullafacente solo per gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica facendo credere che i tagli erano solo riduzione degli sprechi. Da anni, al Comune di Pisa, i sindacati chiedono servizi migliori e piu’ efficienti, una riorganizzazione degna di questo nome e non funzionale a collocare i singoli dirigenti nei posti graditi agli assessori di riferimento.
I Cobas puntano il dito direttamente contro l’amministrazione del pd del sindaco Filippeschi, che decide di togliere soldi al personale comunale perchè non ha attuato piani di miglioramento dei servizi, perchè le direttive della Giunta ai dirigenti sono state spesso fumose. Tutto cio’ accade mentre i lavoratori e le lavoratrici, giorno dopo giorno, hanno adempiuto non solo ai loro doveri eseguendo i compiti loro assegnati, hanno fatto di più e di meglio, aggiornandosi a costo zero al fine di rendere attuative le nuove normative e per rendere piu’ efficienti i servizi.
Al termine dell’ora di sciopero, Rsu e sindacati sono andati nella stanza del sindaco e un vivace faccia a faccia è durato una decina di minuti con agenti della Polizia municipale a presidiare la stanza del primocittadino, “una scelta sbagliata tesa a dividere i lavoratori e a trasformare le questioni sindacali in ordine pubblico” commentano sempre i cobas
Il sindaco si è preso l’impegno di impedire la decurtazione del fondo, dal canto loro i sindacati attendono un incontro per venerdi’ 28 da cui verificheremo se le promesse del pd saranno rispettate. Di una cosa siamo certi: i lavoratori comunali non molleranno
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