Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Comunicato dell’Assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici della Fondazione Sipario

Postato il 18 Dicembre 2014 | in Lavoro Privato, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

al CdA Fondazione Sipario Toscana
al Sindaco e ai consiglieri di Cascina
alla cittadinanza tutta

SiparioNegli ultimi mesi le organizzazioni sindacali e il personale della Fondazione Sipario Toscana hanno manifestato preoccupazione per il futuro delle attività.
L’atteggiamento dei vertici della Fondazione non è stato quello di collaborare con i sindacati tanto è vero che hanno parlato di un generico confronto interno agli organi di rappresentanza in Comune senza entrare nel merito delle indicazioni che gli Enti proprietari hanno fornito alla Fondazione per la revisione della spesa complessiva e per  il finanziamento delle perdite pregresse.

Il sindacato  ha sempre manifestato la necessità di avere la documentazione inerente i bilanci e le indicazioni degli enti proprietari per rientrare in un debito accomulato nel corso degli anni. Nostra intenzione era ed è  entrare nel merito del debito, di come ha raggiunto una cifra considerevole per capire le ragioni del mancato controllo esercitato dalla proprietà sui direttori e responsabili amministrativi degli ultimi 15 anni.

Una conoscenza dettagliata del debito avrebbe consentito al sindacato di entrare nel merito anche delle attuali strategie, delle scelte operate dagli attuali vertici (la perdita di esercizio tra il 2012 e il 2013 è stata di quasi 190 mila euro),  di studiare le indicazioni fornite dagli enti proprietari per presentare un piano alternativo condiviso con il personale a tempo indeterminato e determinato.

Al contrario, mentre chiedevamo la salvaguardia dei posti di lavoro (precari inclusi), la risposta della Fondazione è stata evasiva e senza fornire documentazione alcuna.

Negli incontri degli ultimi mesi, avvenuti quasi sempre su richiesta sindacale,  nessuna parola è stata spesa sul piano di rientro e  men che mai i responsabili amministrativi hanno ipotizzato tagli al personale e ai servizi dilungandosi  invece sulla futura collocazione della Fondazione che non sarà nota fino a metà anno 2015 come prevede la nuova normativa di legge sui teatri. Nell’estate scorsa i vertici del Sipario hanno disdetto gli accordi aziendali e provato in ogni modo a ottenere deroghe al contratto nazionale, nell’ottica di tagliare il salario del personale trovando la ferma opposizione del sindacato e dei lavoratori.

Grave è il fatto che sindacati e lavoratori siano venuti a conoscenza di un piano di tagli solo da una commissione consiliare, un piano che la fondazione sipario ha prodotto da tempo inviandone copia al Sindaco e alla maggioranza del Comune di Cascina che a sua volta ha avviato il confronto in commissione consiliare per approdare a un ordine del giorno specifico nel consiglio comunale del 19 Dicembre 2014. Questa documentazione pur richiesta è sempre stata negata al sindacato

Un atteggiamento, quella della Fondazione Sipario Toscana e dell’Amministrazione Comunale di Cascina, inaccettabile perché il loro piano di rientro è basato esclusivamente su tagli al personale amministrativo e tecnico, su licenziamenti delle addette alle pulizie per poi esternalizzare a basso costo lo stesso servizio.

Inaccettabile è che a fronte di alcuni tagli occupazionali, per altro ancora da quantificare, si vada verso un incremento della spesa per il personale artistico , due pesi e due misure inaccettabili perché le attività di un teatro necessitano dell’apporto di numerose figure che vanno dalle addette ai biglietti ai tecnici, dagli attori a chi pulisce il teatro fino al personale amministrativo che consente la realizzazione di tante attività.

Vogliamo entrare nel merito delle perdite pregresse ma anche di come oggi vengono spesi i soldi alla fondazione sipario  per scongiurare tagli occupazionali che allo stato attuale sono gestiti da una direzione amministrativa e tecnica che non intende rimettere in discussione scelte presenti e future (una volta ripianato il debito che si fa?)

Questa prassi per noi è inaccettabile, non abbiamo alcuna fiducia nell’operato di chi nasconde i documenti e si trincera dietro a debiti pregressi per tagliare posti di lavoro, a chi contratta prestiti dalle banche in cambio di tagli occupazionali, a chi non ha il coraggio di confrontarsi ai tavoli di trattativa

L’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici, le organizzazioni sindacali scendono in lotta per il ritiro del piano di tagli, gli amministratori del comune di cascina non assumano decisioni contro i lavoratori e le lavoratrici della fondazione sipario, non prendano per buone analisi di consulenti pagati solo per tagliare posti di lavoro

Nessun rilancio sarà possibile in presenza di tagli occupazionali

Assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici fondazione sipario

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