November 30, 2024
Intendiamo sottolineare due cose importanti del suo operato:
Nel comunicato stampa del 30 dicembre 2014, evidenzia il fatto che la strage di Viareggio non sia dimenticata …
Lei è stato nominato Commissario prefettizio in qualità di rappresentante del governo nella nostra città, per amministrare il Comune fino all’elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco.
Non possiamo, però, dimenticare i fatti, perché questi (fatti) hanno la testa dura.
L’attuale capo dello Stato ha nominato cavaliere Mauro Moretti nel 1° anniversario della strage ferroviaria; lo Stesso non ha mai incontrato i familiari delle 32 Vittime; il 28 novembre 2011 all’inaugurazione della stazione Tiburtina a Roma ha fatto blindare i familiari con cellulari e cordoni di polizia.
L’ex Ad delle ferrovie Moretti è stato rinominato Ad delle ferrovie dal governo Berlusconi ad un anno dalla strage; rinominato di nuovo dal governo Letta a pochi giorni dall’essere stato rinviato a giudizio assieme ad altri 32 imputati per le responsabilità sulla strage; è stato nominato dal governo Renzi Ad di Finmeccanica pretendendo che a sostituirlo alla guida delle ferrovie fosse Michele Elia, anch’Egli rinviato a giudizio.
Lo Stato non si è costituito parte civile al processo tuttora in corso. La prossima udienza vi sarà il 14 gennaio 2015. Abbiamo ricordato solo alcuni sgradevoli e “spiacevoli episodi” riguardanti lo Stato ed il governo.
Considerando che nei mesi successivi alla strage sono state raccolte 10.000 firme per le dimissioni di Moretti e consegnate ai presidenti della Camera e del Senato, Fini e Schifani, ed al ministro delle Infrastrutture, Matteoli.
Di questa sovranità popolare consegnata nelle mani delle massime cariche istituzionali è stata fatta carta straccia.
Per non dimenticare la strage, affinché non rimanga impunita e, soprattutto, non abbia a ripetersi, siamo a ricordarLe anche il dolore del dopo-strage provocato dallo Stato, dai governi, dalle istituzioni.
Viareggio, 03 gennaio 2015
Claudio Menichetti, padre di Emanuela
Riccardo Antonini, ferroviere licenziato
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