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Servizi pubblici a rischio: lo dice la Corte dei Conti

Postato il 10 Gennaio 2015 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

corte-dei-contiLa Corte dei Conti non le manda a dire al Governo e usa aggettivi quali “irrazionale”, “incompleto” e “contraddittorio” per definire il piano di riordino delle amministrazioni dello Stato  partito con la riforma Brunetta  e passato dalla spending review di Monti fino agli ultimi atti del Ministro Madia .

La Corte spiega che ci sono state eccessive e indiscriminate “riduzioni indifferenziate”, tagli che  non hanno preso in esame il rapporto tra costi e benefici e per spiegarlo pubblica un corposo dossier scaricabile sul sito internet http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_centrale_controllo_amm_stato/2014/delibera_23_2014_g.pdf

Lo scontro in atto non è da sottovalutare , infatti  è sempre piu’ diffusa la pratica di autorizzare spese a copertura delle quali saranno necessari provvedimenti per la revisione della spesa, insomma si impegnano soldi che in cassa non ci sono e per trovare i quali saranno necessari ulteriori tagli.

Le manovre in atto sono tali da pregiudicare la funzione di molti servizi pubblici, i tagli alle società partecipate possono in prospettiva creare piu’ danni che benefici, mossi per lo piu’ da esigenze di costruire società piu’ grandi che agiscano in certe situazioni in regime di monopolio.

Quello che è palese resta la politica di saccheggio della cosa pubblica, di contrasto attorno alle funzioni e ai ruoli dirigenziali ma anche di situazioni al limite del collasso come nella sanità che subisce non solo i tagli del Governo ma delle regioni , in un paese dove ormai curarsi è un lusso.

quindi tutto da dimostrare che i processi in atto portino benefici alla pubblica amministrazione, quello che si evince dalla corte dei conti non è solo preoccupazione ma anche una accusa , pur velata, al governo che presenta come tagli di spesa le mancate assunzioni del personale non dirigenziale che per i blocchi del turn over non sarebbero comunque possibili, un governo che  oltre alla mancata definizione nei ministeri di molti aspetti dirigenziali non ha ancora adeguato il sistema di contabilità econmico finanziaria alla nuova riorganizzazione dei Ministeri

(http://www.corteconti.it/comunicazione/comunicati_stampa/dettaglio.html?resourceType=/_documenti/comunicati_stampa/elem_0001.html)

Cobas Pubblico Impiego

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