November 30, 2024
Un leit motive di Renzi, in continuità con i Governi che lo hanno preceduto, è quello della contrapposizione tra vecchi e giovani nel mondo del lavorativo descrivendo scenari apocalittici di giovani disoccupati per colpa dei loro padri. Ma la realtà è ben diversa da come la vogliono raccontare e per capirlo sono sufficienti poche riflessioni.
Il Jobs act cancella parti rilevanti dello Statuto dei lavoratori in nome della tutela indennitaria, chi perde lavoro (perché licenziato) avrà un indennizzo mentre fino ad oggi poteva ricorrere al giudice per il reintegro sul posto di lavoro. Le giovani generazioni sono quindi colpite e penalizzate e non agevolate contrariamente a quanto sbandierato dalla retorica governativa. Il lavoratore licenziato da oggi potrà avere, al contrario del passato, una conciliazione rapida ma questa nel migliore dei casi darà diritto solo a 18 mensilità calcolate per chi ha almeno 18 anni di anzianità lavorativa (una mensilità per ogni anno di contributi fino a 18 non una in più), ma indennità esclude il reintegro.
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