November 28, 2024
Il prossimo sei febbraio scade il termine per la presentazione delle liste RSU.
In molti enti, lavoratori e lavoratrici ci dicono: “i Cobas hanno ragione, fanno battaglie giuste ma noi non ce la sentiamo di candidarci, non
abbiamo tempo, troppi impegni, non ne vale la pena”.
Qualche settimana fa vi abbiamo chiesto di metterci la faccia! Lamentarsi non basta, dobbiamo far seguire alle parole i fatti, impegnarsi in prima persona, se è il caso farsi anche delle inimicizie.
L’impegno in RSU non è cosi’ grave da non poter essere sostenuto, fatevelo dire da chi ha decine di anni esperienza.
In questi anni molti hanno creduto che la candidatura nelle liste dei soliti sindacati fosse sufficiente ma, in troppi si sono accorti di avere sbagliato affidandosi a provinciali calati dall’alto a dettare le linee.
Il consenso dato a cgil cisl uil, ai sindacati autonomi, gli ha permesso di addormentare i\le dipendenti pubblici, di portaci a sei anni di blocchi contrattuali, alla diminuzione dei buoni pasto, a una perdita salariale di oltre 6000 euro.
Vi siete chiesti la ragione di questa perdita del potere di acquisto e di contrattazione?
La risposta è una sola: hanno costruito la cultura della delega in bianco, dell’opportunismo, del non esporsi mai in prima persona. L’attesa che un’altro faccia la nostra parte, la vana illusione di delegare la contrazione dei diritti di tutti a qualcun’altro è il motivo di questa situazione.
Se ognuno di noi avesse fatto qualcosa oggi avremmo sicuramente condizioni di vita e di lavoro migliori.
Le RSU, spesso e volentieri, in questi anni hanno accettato le logiche di divisione dei lavoratori\trici provocato una sorta di assenteismo consapevole dei lavoratori e delle lavoratrici portando i pochi soldi della contrattazione ad una piccola minoranza di dipendenti.
Rompere con le logiche delle amministrazioni comunali, statali e universitarie e dei contratti da loro imposti, degli argomenti a senso unico imposti come ordine del giorno nelle delegazioni trattanti, dei contratti già scritti dalla controparte e supinamente accettati dalle rsu e dai sindacati.
Queste le parole d’ordine per voltare pagina.
Noi chiediamo ancora a tutti i lavoratori e le lavoratrici di metterci la faccia, di contattarci subito per presentare una lista COBAS anche nel tuo Ente.
Bastano pochi candidati e pochissime firme per portare avanti i concetti chiari e l’onestà intellettuale che ci contraddistingue.
Per costruire nei posti di lavoro una alternativa concreta alla cultura dilagante della rassegnazione ci serve solo il tuo aiuto.
Se non ora quando?
Alle prossime RSU dopo altri anni di soprusi e lamenti…..
Nella cultura anglosassone c’è un detto eloquente: “o sei la soluzione o sei parte del problema”
Sta ai lavoratori e alle lavoratrici decidere da che parte stare….
Cobas Pubblico Impiego
contatti: 3498494727
e-mail: confcobaspisa@alice.it
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