November 28, 2024
In evidente controtendenza con quanto avvenuto in passato, questa volta – l’ultima, per quel che concerne la rivista – allo scadere dell’anno, non ci troviamo dinanzi alla consueta ventata di ottimismo blaterata dai soliti noti apologeti della classe dominante – ampiamente sostenuta dal lavoro, profondamente infondato e profumatamente retribuito, degli economisti borghesi – che, mescolando stime, numeri e statistiche alla rinfusa, per quasi un decennio ci son venuti a raccontare che l’anno che è in via di conclusione si è rivelato terribile, mentre in quello prossimo finalmente avverrà il tanto agognato “miracolo della ripresa” e che pertanto possiamo stare tranquilli (o forse sereni, direbbe Renzi.
Leggi tutto l’articolo di Francesco Schettino nel documento in allegato:
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