Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Sulle pensioni

Postato il 30 Marzo 2015 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

PensioniLa notizia è passata inossservata ma oggi anche la cgil è costretta a prenderne atto con uno studio commissionato dallo Spi (il sindacato dei pensionati Cgil) sulla perdita di potere di acquisto delle pensioni

L’innalzamento della età pensionabile va di pari passo con la perdita di acquisto delle pensioni
Sono ben 5,5 milioni i pensionati colpiti dalla perdita di potere di acquisto
“sono stati sottratti 9,7 miliardi di euro, pari a una perdita media pro-capite di 1.779 euro”
Questo il risultato della mancata rivalutazione delle pensioni in vigore negli anni 2012-2013 e dei nuovi sistemi inventati dalla Fornero per bloccare le pensioni (cosi’ ti costringono ad andare in pensione sempre piu’ tardi bloccando l’assegno previdenziale.

Le pensioni, tra il 2012 e il 2013 , con importi superiori a tre volte il trattamento minimo, (parliamo non ci cifre astronomiche ma di soli 1.400 euro lordi) sono state praticamente bloccate
. Nel biennio successivo l’adeguamento viene calcolato sull’intero importo della pensione con una percentuale del 100% solo per tutti quelli che hanno un assegno fino a tre volte il trattamento minimo mentre decresce per le altre categorie d’importo dallo 0,95% fino allo 0,40%. Si va dai 1.138 euro persi per gli assegni dai 1.500 ai 1.749 euro, fino ai 3.500 in meno per la fascia che supera i 3.000 euro

Uno scenario destinato a peggiorare con un tasso di inflazione annuo al 2%, come da obiettivo della Bce. Secondo gli attuali meccanismi di calcolo della rivalutazione, infatti, ai pensionati sarebbero sottratti ulteriori 3,6 miliardi di euro.

Non diventa solo prioritario rivedere i meccanismi attuali di rivalutazione ma alla luce anche del tasso di inflazione obiettivo della bce arriverà una sicura e ulteriore sottrazione di soldi ai pensionati

Il gioco del Governo Renzi è ormai chiaro a tutti
si innalza l’età pensionabile a 70 anni
si penalizzano le pensioni medie lasciando inalterate quelle alte
si stabiliscono coefficienti per non adeguare il potere di acquisto dei salari e delle pensioni al reale costo della vita(da qui bisogna ripartire mettendo in discussione tutti gli accordi a perdere degli ultimi 15 anni sottoscritti da Cgil Cisl Uil)

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