Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Lettera aperta sulla Residenza per anziani di Cascina

Postato il 2 Aprile 2015 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

alla stampa
al sindaco
al cda e a lavoratrici Remaggi

RemaggiSolo poche settimane or sono leggevamo sulla stampa locale di una sfiducia del Sindaco Antonelli verso il cda e la direzione della Rsa Remaggi
Singolare è averlo appreso a mezzo stampa e per motivi che poco o nulla hanno a che vedere con la residenza per anziani, anzi i motivi sembravano essere dettati da equilibri\smi interni alla maggioranza della Giunta comunale di Cascina
Un Sindaco dovrebbe non lanciare messaggi in codice (del tipo a un certo partito tolgo poltrone nelle partecipate se non asseconda le decisioni del primo cittadino) ma entrare nel merito delle questioni, l’esatto contrario di quanto sta facendo sia al Remaggi che al Teatro Politeama.
Avevamo invitato Antonelli in estate ad un convegno sulle residenze per anziani, in quella occasione avrebbe ascoltato la voce delle lavoratrici che chiedono un impegno diretto dell’amministrazione verso la struttura che dalla sua fondazione, con l’avvicendarsi di vari dirigenti e amministrazioni, è stata sempre amministrata con orientamento verso il rinnovo, l’ampliamento e la qualità dell’offerta. L’Azienda pubblica di servizi alla persona “Matteo Remaggi”, ex IPAB Casa di Riposo, fu costituita nel 1919, nel 1929 fu inaugurato un nuovo padiglione per il ricovero dei bisognosi invalidi, nel 1975 iniziò la costruzione dell’attuale Palazzo B, nel 2002 è iniziata la ristrutturazione del Palazzo A, che è stato inaugurato nel giugno 2007 dove è stato attivato, al piano terra, un modulo per anziani affetti da Alzheimer.
Le decisioni intraprese dal cda con la esternalizzazione a cooperativa di una parte delle attività non hanno prodotto i risultati sperati, anzi nell’ala alzheimer potrebbero essere impiegate lavoratrici alle prese con alcune prescrizioni che ne limitano la movimentazione dei carichi
La gestione dei turni e la decisione di trasferire due dipendenti dal reparto della lavanderia ha provocato solo confusione e un contenzioso non solo sindacale ma legale
Il centro diurno, che era stato previsto come ulteriore progetto innovativo, dovrebbe essere sviluppato e con esso anche la parte destinata ai malati di alzheimer, dando così un servizio di alta specializzazione, ma per fare cio’ occorrerebbe un intervento diretto del sindaco sulla società della salute e una gestione dei servizi e del personale diversa da parte della direzione
Il sindaco Antonelli intervenga allora ma lo faccia nell’interesse della rsa, del territorio per migliorare e potenziare l’offerta di servizi ai cittadini senza dimenticare le istanze delle lavoratrici

Cobas Pubblico Impiego

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