Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Trasparenza e rispetto delle normative. Chediamo troppo?

Postato il 4 Giugno 2015 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

TurniAl comandante
Al dirigente al personale
All’assessore personale
E.p.c. al Sardo
Ai vice comandante
Alla rsu

Con la presente richiamiamo la vostra attenzione (ancora una volta) sulla attuale gestione dei turni nella Pm

In particolare ci riferiamo ai turni di lavoro, ai riposi sospesi alla mancanza di trasparenza nei quadri di servizio. Il giorno 2 giugno una collega pur in infortunio da tempo e con certificato fino al 10 giugno è stata inserita inspiegabilmente nel turno serale 19- 01
Ci chiediamo se si sia trattato di un mero errore o di una consuetudine per sostituire il personale mancante con criteri discrezionali. La sostitutamai stata inserita nel quadro di servizio risultava di riposo nel suddetto giorno festivo, salvo poi ha poi effettuare il turno antimeridiano del giorno 3
Questa disposizione contraddice la disposizione impartita agli uffici servizi, ossia che dopo un turno serale serale debba seguire un turno di pomeriggio in ottemperanza alle normative di legge vigenti

Alla luce di quanto scritto chiediamo
perché è stata inserita in turno una dipendente in infortunio?
Si è trattato di un mero errore e in tal caso perché non è stato modificato il quadro di servizio ? Dopo un turno serale è possibile fare la mattina? Perchè sul quadro di servizio non sono più indicati i riposi sospesi ?
Il personale al quale viene richiesto di rinunciare al turno di riposo domenicale viene fatto ruotare ?

Chiediamo che a questa e alle precedenti lettere venga fornita risposta scritta e chiediamo copia della documentazione richiesta e ad oggi mai inviata

Cobas Pubblico Impiego

spett.le segretario generale

spett.le dirigente Pm

spett.le dirigente personale

Con la presente, il cobas pubblico impiego sollecita alcuni provvedimenti organizzativi finalizzati alla applicazione del decreto legge 62\2013.

In particolar,e si ricorda che all’interno dell’Ente numerosi incarichi in posizioni delicate sono ricoperti da colleghi\e senza alcuna rotazione; spesso gli stessi percorsi formativi sono avvenuti , nel corso del tempo, in modo tale da rafforzare ruoli e funzioni che dovrebbero essere ricoperti da un numero ampio di personale e con il criterio della rotazione

Per quanto concerne la PM, in attesa della convocazione di un tavolo specifico di trattativa richiesto dalla rsu da giorni, si ricorda

– che la flessibilità oraria e la proliferazione dei turni non giustificano la presenza del progetto città sicura. La istituzione di un terzo turno e una diversa organizzazione dei servizi (con adeguamento degli organici) sono una priorità da prendere in seria considerazione. L’Amministrazione dovrà verificare se la flessibilità è una caratteristica del progetto o invece l’elemento guida delle turnazioni di tutta la Pm a prescindere dalla partecipazione al progetto con una molteplicità di orari che varia da settore a settore .

Da settimane abbiamo chiesto documentazione sul salario accessorio del personale e questa , pur acquisita dal dirigente, non è stata mai fornita al sindacato. Lo ripetiamo per l’ultima volta: la perequazione nasce dalla gestione del personale e dei servizi, non si tratta di criminalizzare chi fa piu’ straordinari ma stabilire regole certe e uguali per tutti perché non ci siano ruoli inamovibili e rendite di posizioni, perché esistano invece regole chiare e trasparenti a partire dalle turnazioni, dalla rotazione degli incarichi.

– alcuni agenti di pm sono assegnati a incarichi che beneficiano dell’ordine pubblico; come sta avvenendo in altre città italiane, serve istituire una rotazione tra il personale al fine di assicurare a tutti\e uguali opportunità e carichi di lavoro

– nella assegnazione dei turni occorre maggiore trasparenza e criteri di gestione oggettivi anche nella soppressione dei riposi per esigenze di servizio.

– per quanto concerne la sperequazione all’interno della pm, questa è da attribuire anche al numero di turni serali e notturni effettuati e all’ordine pubblico. Da qui urge partire con la rotazione e criteri di gestione del personale e dei servizi differenti dal recente passato

– per la mobilità interna al personale della pm vorremmo capire se esiste un criterio univoco, se ci sono bandi aperti o se si privilegiano altri criteri, la nostra è una domanda che non ha avuto risposte dal precedente Dirigente e dall’Ufficio personale. All’interno dell’Ente, per volontà politica, non esiste un regolamento di mobilità ma non ci sono neppure criteri guida per il passaggio da un ufficio all’altro all’interno della stessa direzione. Tutto cio’ ha creato confusione e divisione alimentando una cultura del sospetto che ben poco ha da spartire con il benessere organizzativo. La nostra proposta è quella di stabilire un criterio (bando, con alcuni requisiti condivisi inclusa l’anzianità di servizio) valido per tutte le mobilità interne anche per evitare polemiche inutili che certo non aiutano nella gestione dei servizi.

Si ricorda che la mancata rotazione (non solo degli incarichi ma dei carichi di lavoro) porterà la scrivente organizzazione sindacale a un ricorso all’autorità nazionale anticorruzione

Cobas Pubblico Impiego

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