November 26, 2024
Mancano meno di 24 ore alla votazione al Parlamento Europeo di Strasburgo della Risoluzione Lange, il documento di indirizzo dell’Europarlamento che dovrebbe rivedere le linee guida del mandato negoziale per il TTIP, il Trattato transatlantico di liberalizzazione commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea. Più di cento emendamenti, molti dei quali decisamente orientati a rivedere nel profondo la natura del Trattato, inserendo vere e proprie “linee rosse invalicabili” al tentativo di liberalizzazione spinta e di revisione di normative e standard di qualità che favorirebbero il commercio internazionale, ma avrebbero impatti non indifferenti sulla piccola economia europea e statunitense e sulle normative di tutela dei diritti, dell’ambiente e della salute.
Dopo l’appello di numerosi esperti delle Nazioni Unite, che ha sottolineato il forte rischio che un trattato come il TTIP possa impattare pesantemente sui diritti umani, ora è la volta di Pierre Degraigne, Direttore Onorario della Commissione Europea, già Assistent Director alla Commissione Commercio dell’UE, professore di Scienze Politiche all’Università di Lovaine e a Parigi che, in un intervento al Parlamento belga del 25 maggio scorso, ha chiarito come l’impatto del TTIP su crescita e occupazione sia tutt’altro che certo, che potrebbe creare forti asimmetrie interne all’Unione europea e che metterebbe a rischio Piccole e Medie Imprese e occupazione. Oltre che, chiaramente, un forte impatto negativo sul modello sociale europeo e sull’agricoltura europea.
“Dopo Stiglitz e Krugman e la Senatrice democratica Warren negli Stati Uniti, anche in Europa aumentano le voci critiche per un trattato negoziato a uso e consumo degli interessi economici che contano” dichiara Elena Mazzoni, tra i coordinatori della Campagna Stop TTIP Italia. “I parlamentari europei che sono chiamati a votare la Risoluzione Lange a Strasburgo non possono più ignorare le molte voci critiche a un trattato che si stanno alzando, nonostante il tentativo di tenere bassa la discussione e il confronto, soprattutto in Italia. E il superamento di quota due milioni di firme Stop TTIP raccolte firme in Europa testimoniano che l’attenzione è alta”.
“La Campagna Stop TTIP Italia, in collaborazione stretta con le reti europee” sottolinea Monica Di Sisto, tra i portavoce della Campagna italiana, “ha chiesto ai Parlamentari europei di presentare diversi emendamenti chiave che per noi sono linee invalicabili, tra cui l’esclusione chiara e scritta dei servizi pubblici dal negoziato nei documenti ufficiali come è esplicitato per i servizi audiovisivi, nessun arbitrato internazionale sugli investimenti né pubblico né privato, esclusione dell’agricoltura dal TTIP, no all’organismo tecnico di Cooperazione regolatoria che opererebbe, a negoziato concluso, senza il dovuto controllo degli organi democraticamente eletti. Per noi è solo un primo passo per tamponare gli effetti peggiori e mettere forti paletti alla discrezionalità della Commissione europea, che negozia in autonomia e con competenza esclusiva per tutti i Paesi membri. Ma la nostra idea di fondo è che il TTIP è lo strumento sbagliato per affrontare la crisi europea, come anche le dichiarazioni di Pierre Degraigne confermano”.
La Coalizione Stop TTIP Italia, prima del voto, ha organizzato una forte campagna di pressione sugli Europarlamentari con invio di email, di tweet e con l’organizzazione di decine di presidi e eventi pubblici in molte regioni d’Italia.
Con Stop TTIP Italia sarà possibile seguire momento per momento il dibattito a Strasburgo a cominciare dalle 9 di mattina di mercoledì 10 giugno. Sul sito http://stop-ttip-italia.net sarà possibile seguire lo streaming video della plenaria, sul profilo facebook https://www.facebook.com/StopTTIPItalia e dall’account twitter @StopTTIP_Italia sarà possibile seguire aggiornamenti e approfondimenti.
Contatti stampa:
Alberto Zoratti – 349 6766540
Per interviste:
Monica Di Sisto – 335 8426752
Elena Mazzoni – 328 1312595
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