Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Comunicato del Presidio al Pronto Soccorso di Cisanello

Postato il 17 Luglio 2015 | in Italia, Sanità, Scenari Politico-Sociali, Sindacato | da

CisanelloVolantinaggio informativo ieri tra le 6:30 e le 8:30 agli ingressi dell’Ospedale di Cisanello contro i tagli in sanità

a seguire il comunicato

In tutta Italia il sistema sanitario sta andando in malora. E, come se non bastasse, il 2 luglio il governo ha annunciato che esso subirà nuovi e pesanti assalti a suon di tagli e scippi di risorse.

Con gravi danni morali, materiali, economici e con sofferenze di ogni tipo per chi ha bisogno di cure, mentre le condizioni di lavoro del personale non smettono di peggiorare.

Sono sempre più numerosi i piccoli ospedali che chiudono; o, se non chiudono perché la popolazione si ribella in massa, perdono alcuni reparti, anche di primaria importanza, come ostetricia, pediatria, cardiologia, perfino chirurgia; oppure si vedono ridurre i posti-letto. Sport, questo, in cui vanno forte proprio la Toscana e il suo “governatore” Rossi (detto anche “Sua Sanità”!), che dal 2012 a oggi ne hanno eliminati dappertutto, inclusi i grandi ospedali, anche oltre le percentuali previste dalla legge.

Così, capita di frequente che si deve stare ore e ore in barella parcheggiati al pronto-soccorso o in mezzo a un corridoio, aspettando che si liberi un letto nel reparto dove si dovrebbe essere ricoverati. Quando addirittura non succede, com’è avvenuto in due circostanze nell’ospedale di S. Marcello Pistoiese, che si sia rispediti a casa per mancanza di posti-letto e lì, in attesa interminabile che se ne liberi uno, si finisca per passare al “mondo dei più”.

Vergognosa è anche la menzogna che accompagna, a mo’ di giustificazione e consolazione, queste storie di riduzione dei posti-letto: “meno posti-letto in ospedale, ma più assistenza nei territori, in ambienti meno istituzionali, dove il malato si può trovare a suo agio, un po’ come in famiglia, ecc.”!!!

Sta sotto gli occhi di tutti, infatti, che anche l’assistenza territoriale è deficitaria, come lo sono l’organizzazione e l’attività dei pronto-soccorso, che sono andati via via scomparendo in diversi ospedali “minori”, mentre in quelli “maggiori” arrivano pazienti in numero tale che il servizio non può farsene carico se non con tempi infiniti e con risultati non sempre positivi.

Che dire, inoltre, dei ticket che sono in continuo aumento e che si sono inventati anche per la cosiddetta digitalizzazione della diagnostica?

Che dire degli esami e delle visite specialistiche per cui si spende l’iradiddio, poco meno che nelle strutture private o in quel simil-privato che è l’ “intra moenia”, con la differenza che nel servizio sanitario pubblico devi aspettare mesi e mesi, prima che tocchi a te?

Ticket che aumentano -viene da rispondere- per avere accesso a un servizio sanitario pubblico la cui qualità è in deciso ribasso, mentre le strutture interamente private se la ridono, si arricchiscono, ringraziano i tanti “Sua Sanità” in giro per le Regioni.

E se la ridono, si arricchiscono, ringraziano anche le strutture private convenzionate, che si chiamino centri medici, cooperative, pubbliche assistenze, croci rosse, misericordie, associazioni, le quali sempre più si convenzionano col sistema sanitario pubblico per raccogliere quattrini a palate, spesso affidando esami e visite specialistiche a personale non proprio all’altezza della situazione.

E ora in Toscana (dove non passa giorno che i giornali non ci raccontino le prodezze che avvengono negli ospedali, perfino nel servizio di odontostomatologia del Santa Chiara, chiuso per 6 mesi!) arriva la stangata della Legge regionale n. 28 del 2015, la quale:

* riduce da 12 a 3 le ASL, le quali saranno sempre più lontane dai bisogni dei cittadini;

* ridurrà il personale di 1.500 – 2.000 unità tra medici, infermieri, tecnici, amministrativi;

* tra commissari, mega-direttori, manipoli di dirigenti e sotto-dirigenti riciclati e ricollocati, non ridurrà la spesa sanitaria, come va raccontando in giro Enrico Rossi, ma la farà lievitare;

* farà, sì, economie, ma sulla pelle di chi ha bisogno di cure.

 Non ci resta che organizzarci per opporci a tutto questo scempio della nostra salute!

 “COMITATO PROVINCIALE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE – PISA”

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