November 25, 2024
L’ultima vigliaccata degli squadristi cittadini è arrivata a tentar di dare fuoco alla sede principale dei movimenti lucchesi. Nella notte di mercoledì 15 Luglio, alcuni ignoti hanno devastato e cercato di appiccare un incendio che per sola fortuna non si è propagato.
Una svastica ha firmato l’ennesimo atto intimidatorio. Non si tratta di vandali qualunque come al Sindaco di Lucca piacerebbe far credere, si tratta dei soliti noti, braccio armato del progetto fascio leghista, fomentati dalla campagna di odio interrazziale che vorrebbe mettere al primo posto gli italiani in un’insensata guerra tra poveri.
Chi non sa è ignorante ma chi finge di non sapere è criminale. Far finta che a Lucca non sia esistito e non esista un nucleo organizzato di fascisti gravitante intorno alla curva calcistica e non solo, è pericoloso e complice. Per anni le istituzioni guidate dalle destre hanno sostenuto i vari personaggi del fascismo cittadino, ora il governo PD, ormai vero nemico delle classi più povere, sfratta, e muove le forze del (dis)ordine contro le lotte sociali, contro gli immigrati, vantandosi anche di sgomberare e lasciare senza casa famiglie e bambini; contemporaneamente si fregia del distintivo di antifascista datoli dalla sua appendice dell’ANPI, non più associazione partigiana, ma vera costola istituzionale del partito di Matteo Renzi.
C’è un nesso profondo tra chi intimidisce, pratica agguati, minaccia, e la sponda politica che si richiama al fascismo tentando di cavalcare la crisi. Dirsi antifascisti oggi non significa solamente respingere gli agguati e tenere testa alla propaganda xenofoba, ma denunciare politicamente chi attinge allo squadrismo e guadagna dall’intimidazione dell’avversario.
L’alleanza Casa Pound e Lega Nord, nonché gli appoggi localmente strategici di Fratelli d’Italia e Forza Italia, mirano ad allargare un unico fronte elettorale razzista che basa tutto sulla paura del diverso e sulla convinzione che un maggior benessere debba passare dalla negazione dei diritti dei migranti. A Lucca, come anche a Treviso e nelle periferie romane, i neofascisti cercano di respingere ogni progetto di integrazione dei migranti. Sfruttano, in pratica, la paura e la crisi della popolazione dirottandola e colpevolizzando lo straniero. Un logica che va tutto a vantaggio dei potentati nazionali: dirottando il malcontento orizzontalmente, in una guerra tra poveri, neutralizzano la possibilità che questa rabbia venga esercitata verticalmente verso le gerarchie di potere, la grande imprenditoria e la politica. La rabbia sociale dovrebbe andare verso i padroni e gli sfruttatori che detengono la ricchezza e fanno pagare la crisi alla classi meno abbienti, un esempio sono le politiche filo-imprenditoriali del governo Renzi, che mirano a distruggere le poche tutele dei lavoratori e tagliare i servizi (sanità e istruzione su tutti), ovvero vanno a colpire i soli che hanno già pagato tanto.
Lo squadrismo oggi come ieri vuole contenere la rabbia sociale, le lotte, i movimenti per la casa, per gli spazi e per i diritti. Negli anni ’20 i primi fascisti erano il braccio armato e finanziato della Confindustria, oggi i picchiatori che si scagliano contro gli stranieri hanno lo stesso ruolo, cercano di fermare chi oggettivamente ha portato avanti le lotte contro le riforme renziane che creano solo precariato e povertà. I fascisti, strettamente legati tra politicanti di facciata e picchiatori nelle strade, hanno tentato di colpire l’opposizione cittadina al governo PD e alle campagne d’odio razziale.
Hanno soffiato su un fuoco che non riusciranno a spegnere.
Sabato 25 Luglio alle 16.00 in Piazza San Michele a Lucca, convochiamo un corteo antifascista, determinato a non cedere a provocazioni, che sia una risposta forte allo squadrismo, al fascismo e alla retorica anti-immigrato, e che cerchi di costruire un fronte solidale e antirazzista per i diritti di tutti.
NON CI FERMERETE MAI!
LUCCA ANTIFASCISTA
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