Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Come in 24 controllano metà del pianeta

Postato il 24 Luglio 2015 | in Mondo, Scenari Politico-Sociali | da
soft-coralCari avaaziani,
dopo aver avvelenato fiumi, distrutto foreste e costretto intere comunità ad abbandonare le loro terre, le grandi multinazionali si stanno spostando verso una nuova e devastante corsa all’oro nei fondali oceanici per estrarre tutto il possibile.

Questa settimana si incontreranno le persone da cui dipendono le autorizzazioni per questi scavi in profondità. La cosa interessante è che fanno parte di un organo dell’ONU pressoché sconosciuto e non sono assolutamente abituati alla pressione dei media: una grossa reazione dell’opinione pubblica li può davvero colpire.

Alcuni paesi hanno già vietato questi scavi, altri almeno in parte, e i principali scienziati del settore stanno chiedendo con forza uno stop. Ora la decisione è in mano a questi tecnici: unisciti all’appello, lo consegneremo personalmente a ciascuno di loro, per poi far finire la notizia su tutti i giornali assieme ai loro nomi e cognomi e con le risposte che ci avranno dato. Firma subito:

https://secure.avaaz.org/it/deep_sea_mining_loc_dn/?bSmdjjb&v=62083

Le imprese minerarie sostengono che ormai sia sicuro scavare nel fondale marino, ma i governi di Namibia, Australia e Nuova Zelanda non sono d’accordo visto che hanno appena detto “no” a progetti di questo tipo. Secondo gli scienziati si scoprono continuamente nuove e preziose specie animali che vivono a queste profondità, e possono volerci decine di anni prima che il fondale oceanico si riprenda dagli scavi e dai detriti.

L’Autorità Internazionale per i Fondali Marini (ISA), sconosciuta ai più, ha già autorizzato scavi esplorativi su 1,2 milioni di chilometri quadrati di fondale oceanico, ma nessuno sa niente di come lavori. Ora abbiamo un’opportunità imperdibile di chiedergli di essere finalmente trasparente con i cittadini e di fermare tutti gli scavi a meno che ricerche scientifiche indipendenti dimostrino che non mettono a rischio gli oceani.

Purtroppo talvolta ci rendiamo conto del valore degli ecosistemi più preziosi solo quando ormai è troppo tardi. Questa campagna è l’occasione per agire prima che questa minaccia cominci a distruggere i nostri oceani. Firma l’appello per fermare gli scavi in profondità nell’oceano, raggiungiamo un milione di firme e consegniamole ai membri dell’ISA prima della decisione finale:

https://secure.avaaz.org/it/deep_sea_mining_loc_dn/?bSmdjjb&v=62083

Insieme abbiamo lottato e spesso vinto per difendere gli ecosistemi più preziosi della Terra, dalla Foresta Amazzonica alla Barriera Corallina. Questa nuova corsa all’oro potrebbe devastare un ecosistema finora rimasto al riparo dall’avidità umana, ma possiamo fermarla.

Con speranza e determinazione,

Alex, Laila, Alaphia, Allison e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

Metalli preziosi, Onu dà il via libera alle licenze per scavi nei fondali oceanici (Il Fatto Quotidiano)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/31/metalli-preziosi-onu-da-via-libera-alle-licenze-per-cavi-nei-fondali-oceanici/604900/

Al via la prima miniera sottomarina (Focus)
http://www.focus.it/scienza/scienze/al-via-la-prima-miniera-sottomarina

La nuova corsa ai metalli preziosi è sotto gli oceani (TuttoGreen)
http://www.tuttogreen.it/la-nuova-corsa-ai-metalli-preziosi-e-sotto-gli-oceani/

Dal Klondike di Zio Paperone alla Papua Nuova Guinea degli australiani: ricomincia la corsa all’oro (MeteoWeb)
http://www.meteoweb.eu/2015/04/dal-klondike-zio-paperone-papua-nuova-guinea-degli-australiani-ricomincia-corsa-alloro/426268/

La nuova frontiera dell’industria mineraria: il fondo marino (First Online)
http://www.firstonline.info/a/2014/08/25/la-nuova-frontiera-dellindustria-mineraria-il-fond/0633378e-1afd-4afa-aad5-eca8884206ad

Abissi, la nuova frontiera della corsa all’oro? (National Geographic)
http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2013/02/11/news/le_risorse_minerarie_delle_profondit_marin…

e in inglese

Facciamo luce sull’Autorità Internazionale per i Fondali Marini (University of Southampton)
http://moocs.southampton.ac.uk/oceans/2014/03/09/shedding-some-light-on-the-international-seabed-aut…

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