Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

L’ideologia di Battista e D’Angelis fa acqua da tutte le parti

Postato il 3 Agosto 2015 | in Italia, Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

01inchiesta-acquaf02un-vecchio-cedro-emerso-nel-lago-AldwellPier­luigi Bat­ti­sta sul Cor­riere della Sera di gio­vedì 23 luglio, chie­den­dosi reto­ri­ca­mente «se è così sprez­zante e super­fi­ciale ribat­tez­zare bene-comunismo la teo­ria, i riti e l’ideologia dei beni comuni», mostra di avere il dub­bio di spa­rare qual­che stu­pi­dag­gine, anche se poi si risponde subito: è giusto.

Basta leg­gere «il mani­fe­sto degli anti bene-comunisti», pub­bli­cato dall’Istituto Bruno Leoni e curato da Euge­nio Somaini, per ren­dersi conto che l’ideologia dei beni comuni altro non è che il ripro­dursi del depre­ca­bile: «socia­li­smo muni­ci­pale». Dice Bat­ti­sta che il libro è «una requi­si­to­ria con­tro il ten­ta­tivo di dare una veste sedu­cente… a idee vec­chie e a modelli… poco ori­gi­nali di inter­vento pub­blico… in defi­ni­tiva, alla solita mine­stra sta­ta­li­sta e diri­gi­sta che ha nutrito per più di un secolo… sia la sini­stra social­de­mo­cra­tica che quella comunista…».

Per dimo­strare que­sta tesi, si spa­zia nella sto­ria di 200 anni: da Marx a Prou­d­hom e alla sua defi­ni­zione «la pro­prietà è un furto» da cui l’origine di tutti i mali, del pre­giu­di­zio sui pri­vati e su tutto ciò che non è comune. Il bene-comunismo, si sostiene, è forse più anar­chico e «gene­ro­sa­mente rous­so­iano» ed è impo­stato su «l’ingenuità della demo­cra­zia diretta, assem­blea­ri­sta, gene­ra­trice di auto­ri­ta­ri­smo e statalismo…».

Leggi tutto l’articolo di Emilio Molinari al seguente indirizzo:

http://ilmanifesto.info/lideologia-di-battista-e-dangelis-fa-acqua-da-tutte-le-parti/

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