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Ecuador: perchè gli indigeni si mettono in marcia…

Postato il 5 Agosto 2015 | in Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

marcha-indigenaLa CO.NA.IE. (Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador), la più antica e, pur fra alti e bassi, la più combattiva delle organizzazioni indigene dell’America del Sud, ha lanciato l’appello al levantamiento (sollevazione) dei popoli e nazionalità indigene ecuadoriane.

Una decisione difficile e arrischiata, data la popolarità del presidente Rafael Correa[1]. Difficile e arrischiata per la concomitanza delle proteste con la presentazione di due leggi apparentemente ‘progressiste’, che ha visto scendere in strada sia gli indigeni, assieme ad alcune componenti della sinistra, ma anche la destra, per cui è facile insinuare critiche di fronte a questa apparente unità con le destre contro il governo.

Si è trattato di due leggi all’apparenza progressiste, in realtà ambigue nelle formulazioni[2] e quindi nei possibili effetti, che vengono dopo una lunga serie di provvedimenti volti a limitare, se non addirittura a cancellare, la libertà di associazione con una legge burocratica e cavillosa che impone di fatto uno stretto controllo governativo sulle attività di ogni forma associativa, che necessita di iscrizione a un apposito registro nazionale. Di fatto da tempo le attività di protesta erano represse con la carcerazione non giudiziaria di centinaia di leader comunitari. Ora si regolarizzano gli arbitri con una legge ad hoc.

D’altra parte le due proposte di legge sono apparigliate ad alcune proposte di modifica di alcuni articoli della Costituzione in senso regressivo (ah, già, gli OGM, che errore averli esclusi con la Costituzione!) e alla manovra per far votare al parlamento, controllato da Correa, la rieleggibilità a Presidente al di là dei due mandati oggi consentiti. Mmmmhhh…

Fra le ultime contestazioni della base c’è anche la recente firma del Trattato di Libero Commercio con la Unione Europea. Intanto, l’FMI, cacciato dal paese agli inizi del primo governo Correa (vedi dopo), è rientrato con tutti gli onori nel paese.

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http://www.arcilucca.org/associazione/ecuador-perche-gli-indigeni-si-mettono-in-marcia/

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