November 26, 2024
I Comuni italiani hanno subito tagli per 8 miliardi e le tasse locali sono aumentate del 22% in tre anni, con un record nella città più grandi e nei centri sotto i 2mila abitanti. L’imposizione fiscale è arrivata al limite. E’ la fotografia della finanza locale scattata dalla Corte dei Conti nella Relazione sulla finanza locale. Nell’ultimo triennio si è verificato un “incremento progressivo della pressione fiscale” comunale, passata dai 505,5 euro 2011 ai 618,4 euro pro capite 2014, si legge nel documento in cui i magistrati contabili sottolineano anche come negli ultimi 7 anni gli enti locali abbiano subito tagli per complessivi 40 miliardi e come, a causa della riduzione delle risorse seguita alla riforma Delrio, nella Province siano “a rischio i servizi fondamentali”. Il nuovo allarme sul fisco locale, alla luce degli annunci di Matteo Renzi sull’abolizione della tassa sulla prima casa già a partire dal 2016, ha provocato le reazioni dei sindacati: il segretario confederale della Cgil Danilo Barbi ha detto che “le mancate entrate derivanti dall’abrogazione di Tasi e Imu saranno coperte da tagli sui servizi normalmente fruiti da questi cittadini”. Il premier ha risposto dalle colonne de L’Unità, scrivendo a un lettore che “i soldi in meno della Tasi-Imu saranno restituiti integralmente ai Comuni”.
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