November 27, 2024
Sono certo pochissimi gli italiani cui la parola Coban dirà qualcosa. L’abbreviazione è composta dalle prime lettere di comitato e banconote e rimanda a un’iniziativa presa senza nessun clamore, per non dire alla chetichella, dalla Banca d’Italia. Il Coban esiste dal 25 maggio e coinvolge anche l’associazione delle banche (Abi), le Poste e il Ministero degli Interni. Le prime due perché trattano il contante, l’ultimo con riferimento al Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
Il protocollo di intesa, scaricabile dal sito della Banca d’Italia, lo presenta come un completamento del Codise, struttura nata nel 2003 per affrontare le crisi della piazza finanziaria italiana. E l’iniziativa non appare certo priva di senso, ma c’è qualcosa che stupisce e qualcosa che inquieta. La sua prima finalità è infatti assicurare “la regolare distribuzione di banconote in euro al fine di garantire la fluidità delle transazioni economiche/commerciali e di tutelare la fiducia del pubblico nel segno monetario”.
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