November 28, 2024
Il fascismo non è mai stato sconfitto in Italia: l’uso dei fogli di via e della legislazione di emergenza contro gli oppositori politici
I fogli di via da qualche tempo sono tornati di moda e colpiscono delegati ed esponenti del sindacalismo di base, disoccupati organizzati, attivisti del movimento di sostegno ai migranti e ai bisognosi di casa. Negli anni scorsi sono stati uno strumento abituale con cui si colpivano studenti e lavoratori fuori sede per sradicarli da un territorio ove avevano scelto di vivere la loro
vita e militanza politica, cacciandoli si lanciava un monito a tutti gli altri.
Solo pochi anni fa i fogli di via hanno colpito compagni del Sicobas attivi nella logistica ed esponenti dei disoccupati organizzati contro i quali hanno orchestrato una manovra giudiziaria trattando l’organizzazione delle lotte per il lavoro come una sorta di associazione a delinquere.
Solo poche settimane fa un altro foglio di via è stato recapitato a Treviso ai danni di Sergio Zulian , esponente antirazzista e coordinatore locale dell’adlcobas, la cui unica colpa è stata quella di organizzare delle manifestazioni all’indomani di aggressioni razziste e xenofobe contro i migranti.
La sua colpa è quella di avere difeso i migranti dalle aggressioni fasciste e xenofobe, dopo i fogli che hanno colpito i lavoratori della logistica e del sicobas, ora è la volta di Bologna.
Una città, quella emiliana, ormai teatro di varie manovre repressive con processi e denunce che hanno colpito decine di attivisti, dagli studenti ai lavoratori, dagli occupanti di casa a settori di movimento.
L’ennesimo foglio di via, a fine agosto, ha colpito a Bologna Gianmarco, a fine agosto, (con bambino in tenera eta) di lasciare la sua città di residenza (Bologna) ove ha aperto una attività commerciale e ove milita nel Tpo e nei movimenti della casa.
I fogli di via sono una misura cautelare con la quale nel periodo fascista colpivano gli oppositori politici inviandoli al confine.
Questa misura repressiva è stata mantenuta nella Repubblica democratica ed antifascista ed oggi viene utilizzata sempre piu’ come strumento di repressione delle lotte, per creare un clima di terrore e di rassegnazione, per farci arretrare dalle lotte in difesa del diritto all’abitare e contro i sempre piu’ forti rigurgiti razzisti.
Per queste ragioni siamo solidali e a fianco di Gianmarco e Sergio e con quanti a 70 anni dalla caduta del fascismo stanno sperimentando sulla loro pelle quell’autoritarismo democratico che non esita a ricorrere a tutta la legislazioni fascista ed emergenziale che lede le libertà individuali e collettive.
Cobas Pisa
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