November 28, 2024
Fiamma Nirenstein nasce a Firenze e lì si laurea in storia moderna. E’ stata giornalista e poi deputata nel parlamento italiano. Ha anche ricoperto ruoli ufficiali per l’Italia a Tel Aviv e Gerusalemme. Nel 2013 si trasferisce in Israele, dove ottiene immediatamente la cittadinanza per la legge del “diritto al ritorno” valida in Israele per chi si professa ebreo. In realtà non vive proprio su suolo Israeliano, ma più precisamente in una delle colonie che circondano Betlemme, Gilo.
Per collegare la colonia di Gilo con quella di Har Gilo, Israele ha da poco intrapreso la costruzione di una ulteriore porzione di muro. Il processo di isolamento fisico di Betlemme subisce così un altro passo in avanti. Nell’area fra Gilo e Har Gilo, Cremisan, viene prodotto uno dei vini più buoni della Palestina. Cremisan è anche una zona di grande rilevanza archeologica. Centinaia di ulivi secolari sono stati già divelti ed entrerà così a far parte del territorio illegalmente occupato da Israele.
Fiamma Nirenstein è stata da poco nominata nuova ambasciatrice di Israele in Italia. Suo figlio fa parte dei servizi segreti italiani e, nonostante, ciò sia incomptabile con il nuovo incarico della madre pare che nulla succederà al riguardo.
Tante e gravi cose accadono in Palestina nel silenzio dei media italiani, in altre faccende affaccendati: accelerazione dell’espansione delle colonie; attacchi di coloni nei villaggi palestinesi vicini con a volte vittime civili; rappresaglie dell’esercito di occupazione con arresti di bambini e adolescenti; uno dei tanti prigionieri politici in sciopero della fame in coma; l’agenzia per i rifugiati del 1948, UNRWA, rimasta senza più finanziamenti e come conseguenza circa 700 scuole hanno rischiato di non riaprire; a Gaza la mortalità infantile sempre più alta; un cimitero millenario sotto minaccia di distruzione; la Spianata delle Moschee minata dalle escavazioni sotterranee e dal progetto di cotrsutione del terzo Tempio; infine civili palestinesi uccisi con una frequenza quasi settimanale.
Vorremmo chiedere alla nuova ambasciatrice di intercedere presso il proprio governo anche per porre un termine aquesti accadimenti. Amenoché questa non venga considerata come una indebita interferenza da parte di un cittadino straniero.
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