Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Conti pubblici, la Ue smonta taglio tasse sulla casa: “Contrario a raccomandazioni”

Postato il 3 Settembre 2015 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 23-06-2015 Roma Politica Consiglio dei Ministri n°69 Nella foto Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 23-06-2015 Rome (Italy) Council of Ministers n 69 In the pic Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
23-06-2015 Roma
Politica
Consiglio dei Ministri n°69
Nella foto Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan
Photo Fabio Cimaglia / LaPresse
23-06-2015 Rome (Italy)
Council of Ministers n 69
In the pic Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan

Nel giorno in cui Matteo Renzi festeggia la revisione al rialzo dei dati sul Pil e l’aumento dell’occupazione a luglio, dalla Commissione europea arriva una doccia gelata. Fonti di Bruxelles hanno infatti fatto sapere che il taglio delle tasse sulla casa promesso dal premier va in direzione contraria rispetto alle raccomandazioni della Ue e che lo spazio di manovra sul deficit concesso a Roma ammonta a circa 6,4 miliardi, non i 17 che Renzi domenica ha dato per acquisiti. Annunciando che proprio con quei soldi avrebbe fatto fronte al mancato gettitto di Tasi e Imu. Un’idea non condivisa dal ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan, secondo cui le coperture da inserire nella legge di Stabilità devono arrivare dal taglio della spesa. Forse non è un caso se proprio martedì il titolare di via XX Settembre ha incontrato il presidente del Consiglio a Palazzo Chigi.

Le raccomandazioni Ue: “Mantenere tasse sulla casa, giù il cuneo fiscale” – “Abbiamo letto i recenti annunci sulle tasse in Italia, ma non avendo dettagli sui piani non possiamo fare commenti”, è la premessa delle “fonti europee” citate dall’Ansa, “però è ben noto che il Consiglio ha raccomandato che l’Italia sposti sugli immobili e i consumi il carico fiscale che grava su lavoro e capitali“. Le istituzioni comunitarie hanno infatti sempre sottolineato che le tasse sul mattone sono le meno inique e che la priorità, in un Paese ad alta disoccupazione e bassa produttività come la Penisola, è invece ridurre il cuneo fiscale. Cioè l’onere che pesa sulle buste paga dei lavoratori. E al contempo ridurre il peso delle imposte per le imprese. “Naturalmente”, hanno chiosato le fonti, “ci aspettiamo che l’Italia rispetterà tutte le raccomandazioni del Consiglio (che formalmente le emana, su raccomandazione della Commissione, ndr), comprese quelle sulla politica tributaria”. Renzi, al contrario, ritiene di aver già fatto abbastanza per il lavoro con gli sgravi contributivi per i contratti a tempo indeterminato.

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