November 26, 2024
Su Il Tempo del 31 agosto 2015 è pubblicato un must ever green della stampa specializzata e non: il confronto tra le retribuzioni medie del pubblico impiego e quelle del settore privato, con la sempiterna considerazione che nel pubblico impiego la media è più elevata.
Il titolo dell’articolo dà l’idea: “Gli statali battono i privati. Hanno stipendi più alti del 23,4%”.
Segue il dettaglio: la retribuzione media nel lavoro pubblico, come censita dall’Aran sulla base delle rilevazioni del Conto del personale ammonta a 34.286 euro, mentre nel privato la media è di 27.772 euro.
Facile, a partire da questi dati, parlare dei soliti dipendenti pubblici privilegiati, col posto fisso garantito, che pesano sugli altri cittadini con un costo troppo elevato ed insopportabile.
Ma, il dato sciorinato periodicamente dai giornali sarà vero? Qualcuno si è cimentato nella verifica della sua attendibilità?
Partiamo dal portale dell’Aran. Nella pagina http://www.aranagenzia.it/index.php/statistiche-e-pubblicazioni/dati-statistici è possibile reperire il file delle retribuzioni medie pro-capite fisse, accessorie e complessive per comparto: serie 2001-2013, dati aggiornati al 31/3/2015.
Scaricando il file è possibile provare a verificare quanto sia corretto il dato sulla retribuzione media dei dipendenti pubblici. Fermandosi all’anno 2013, la media risulta di euro 34.505. Niente da dire: quasi corrispondente al dato enunciato da Il Tempo.
Vediamo, però, di ricostruire come questa media è stata ricavata. Il file è composto da una serie di righe per ciascuno dei comparti censiti. Ciascuna riga riporta il valore medio della retribuzione per ciascun comparto.
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