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Cile, 11 settembre che brutta giornata di guerra – Cile, 40 anni dopo il golpe deve finire

Postato il 15 Settembre 2015 | in Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

pinochetÈ come dire che c’è stato un 11 settembre prima dell’11 settembre. Un altro, lo stesso giorno, dello stesso mese, 28 anni prima. Un altro, con la stessa capacità di spaventare una grande parte del mondo e dei suoi abitanti, con la medesima, diabolica prerogativa di uccidere in pochissimo tempo la speranza.
1973, quello l’anno dell’11 settembre di cui parlo. Il giorno del golpe in Cile, della presa di potere dei militari che avevano tradito, della fine di un esperimento politico e sociale grande come ogni illusione.

Della morte del presidente Allende in quel pomeriggio a Santiago stanno parlando da giorni tutti. Della strage che iniziò allora, con la morte di migliaia di donne e uomini che si opponevano ai militari golpisti e l’esilio forzato di decine di migliaia di altri esseri umani, stanno raccontando molti.

Leggi tutto l’articolo di Raffaele Crocco al seguente indirizzo:

http://www.atlanteguerre.it/11-settembre-che-brutta-giornata/

In Cile, secondo dati ufficiali, tra il 1973 e il 1990 vennero detenute illegalmente o torturate 38.254 persone, mentre 3.216 furono uccise o fatte sparire. Alla vigilia del quarantesimo anniversario del colpo di stato che destitui’ il presidente eletto Salvador Allende e diede inizio alla dittatura militare del generale Pinochet, Amnesty International lancia una petizione e chiede alle autorita’ cilene di eliminare tutti gli ostacoli che ancora proteggono i responsabili di violazioni dei diritti umani e di garantire verita’ e giustizia ai sopravvissuti e ai familiari delle persone scomparse.

Di seguito il comunicato di Amnesty International

‘E’ inaccettabile che, 40 anni dopo il golpe, la ricerca della verita’, della giustizia e della riparazione sia ancora intralciata. La legge d’amnistia continua a tenere al riparo dai procedimenti giudiziari gli autori di violazioni dei diritti umani, quelli avviati vanno avanti con grande ritardo e le sentenze non sono pari alla gravita’ dei crimini commessi’ – ha dichiarato Guadalupe Marengo, vicedirettrice del Programma Americhe di Amnesty International.
In Cile, secondo dati ufficiali, tra il 1973 e il 1990 vennero detenute illegalmente o torturate 38.254 persone, mentre 3216 furono uccise o fatte sparire.
Il decreto legge sull’amnistia approvato nel 1978 esclude dalla responsabilita’ penale tutte le persone che commisero violazioni dei diritti umani tra l’11 settembre 1973 e il 10 marzo 1978.
Sebbene alcune sentenze giudiziarie abbiano aggirato la legge d’amnistia, il fatto che continui a essere in vigore e’ incompatibile con gli obblighi internazionale del Cile in materia di diritti umani.

Leggi tutto il comunicato al seguente indirizzo:

http://www.atlanteguerre.it/cile-amnesty-40-anni-dopo-il-golpe-limpunita-deve-finire/

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