Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

A Quando la privatizzazione di un nuovo asilo nido comunale?

Postato il 16 Settembre 2015 | in Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

asilonidocom01La nostra non è solo una semplice provocazione, infatti allo stato attuale le carenze di organico sono tali da suscitare preoccupazione per l’immediato futuro.

Il piano occupazionale è ancora chiuso nel cassetto dell’assessore al personale, le carenze di organico nelle materne e nei nidi sono già state denunciate, il tavolo sindacale sulla scuola non ancora fissato, il concorso da tempo promesso lungi da venire.

Si va avanti con le sostituzioni lunghe perchè quelle brevi sono ormai sulle spalle del personale di ruolo.

Il personale ausiliario è in via di liquidazione e a mano a mano che le colleghe vanno in pensione il servizio destinato alla ditta appaltatrice.

In questi anni abbiamo provato in mille modi a spiegare alla Amministrazione che i servizi ausiliari e di cucina potevano essere gestiti direttamente dal Comune ma la volontà politica è un ‘altra: esternalizzare queste funzioni

Ma soprattutto si sta facendo strada un’altra idea: alle lavoratrici viene detto che lavoreranno con lo stesso rapporto educatore bambino ma in cambio si chiede una sorta di silenzio assenso se tra un anno o due , in assenza di organici, l’amministrazione comunale deciderà di esternalizzare un altro nido che poi sarebbe il terzo nell’arco di pochi anni

La cultura del vogliamoci bene a noi non piace perchè ha sempre fregato le lavoratrici illudendole di avere raggiunto conquiste quando in realtà hanno solo accumulato sconfitte

La esternalizzazione di un altro nido sarebbe folle e soprattutto inutile, un ulteriore cedimento agli interessi lobbistici del terzo settore che a Pisa rappresenta una forza economica e politica rilevante se pensiamo che il presidente di una cooperativa potrebbe diventare anche il presidente della squadra di calcio cittadina.

Ma nel terzo settore troppe lavoratrici sono ricattate,con stipendi da fame, con orari risicati e carichi di lavoro sempre piu’ pesanti.

Le lavoratrici comunali dei servizi educativi (anche le impiegate che da anni si sobbarcano carichi di lavoro considerevoli perchè l’assessora Chiofalo non ha mai chiesto alla Giunta un impegno a tutela del lavoro amministrativo) hanno sempre avuto sensibilità e coscienza non accettando i processi di privatizzazione, ci auguriamo che cio’ accada anche in futuro e non prevalga la merce di scambio a perdere con un ‘amministrazione che della cultura e della scuola si fa vanto a parole anche se i fatti (dalla manutenzione delle scuole agli organici) dimostrano ben altro.

Cobas Pubblico Impiego

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