Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Pubblico impiego, l’autunno è caldo tra buste paga in picchiata, esuberi dalle Province e rinnovo del contratto

Postato il 5 Ottobre 2015 | in Italia, Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato | da

EquilibrioSecondo una recentissima indagine la stragrande maggioranza delle buste paga del pubblico impiego, ovvero quelle degli impiegati e degli insegnanti si sono ridotte dello 0,3%, mentre ad aumentare sono i redditi delle fasce alte, cioè magistrati e dirigenti. Secondo i dati contenuti nell’annuario statistico della Ragioneria generale dello Stato, ed elaborati dall’Adnkronos, le retribuzioni complessive dei giudici nel 2013 sono aumentati dello 0,6%, pur con tutto il blocco dei contratti. E questo ha fatto sì che l’assegno degli insegnanti e degli impiegati, quindi, sia diventato meno di un quarto rispetto a quelli delle fasce più alte. Un fenomeno che i sindacati segnalano da tempo e che è legato all’anzianità di servizio. Per le fasce basse porta ad una diminuzione perché comunque l’effetto drenante del mancato rinnovo è più forte della progressione.

In sette anni il pubblico impiego ha infatti perso, come ricordano i Cobas in un documento – quasi 7000 euro di potere di acquisto “tra contratti non rinnovati, fondi della contrattazione decentrata bloccati, mancate progressioni economiche per non parlare delle ripercussioni negative sulle future pensioni calcolate come saranno solo sulle contribuzioni versate”.

Leggi tutto l’articolo di Fabio Sebastiani al seguente indirizzo:

http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2015/10/4/45884-pubblico-impiego-lautunno-e-caldo-tra-buste-paga-in/

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