November 26, 2024
IL RICORSO AL TAR intrapreso dal Comune di Livorno contro la delibera dell’Ato Costa per l’aggiornamento del piano straordinario dei rifiuti di fatto può bloccare la procedura di gara per la selezione del socio privato di Rete Ambiente Spa, futuro gestore del servizio rifiuti per l’Ato Costa. «Molti Comuni minori che fanno parte dell’Ato costa sono con noi – sottolinea il sindaco Filippo Nogarin –, ma non sottoscrivono il ricorso perché troppo oneroso per loro». Dunque Livorno fa da apripista. Sempre nel ricorso si adombra che sia stato stimato un aumento «non veritiero dei rifiuti da qui al 2020» per giustificare la realizzazione di costosi e «inutili» nuovi impianti che peseranno sulle tasche dei contribuenti. Ma vediamo nel dettaglio i contenuti del ricorso.Delibera dell’Ato CostaGli avvocati Claudio Fiori e Paolo Macchia dell’Avvocatura civica del Comune nel ricorso sollevano questione di «illegittimità della delibera Ato Costa (Ambito ottimale per la gestione dei rifiuti) n. 11 del 6 luglio 2015 per violazione di legge, eccesso di potere nella parte in cui , approvando l’aggiornamento del Piano straordinario ex art. 27 e 27 bis della legge regionale 61 del 2007, recepisce un quadro conoscitivo relativo alla produzione di rifiuti che che ipotizza una proiezione di crescita nel periodo 2010-2020 in contrasto con gli indirizzi comunitari».. E «approvando l’aggiornamento del Piano Straordinario rifiuti in base alla legge regionale 61 del 2007, recepisce con argomentazioni insufficienti e contraddittorie un quadro conoscitivo relativo alla produzione di rifiuti dove vengono prospettate produzioni di rifiuti nel periodo 2012/2020 non veritiere».
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