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I Cobas sulla frana di Ripafratta

Postato il 30 Ottobre 2015 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Una relazione vergognosa che non vuole indagare sul dissesto del territorio
A proposito della commissione speciale di indagine sulla frana di Ripafratta

FranaConsigliamo ai cittadini di San Giuliano una attenta lettura della relazione finale sottoscritta dai consiglieri comunali di San Giuliano Terme tanto di maggioranza quanto di opposizione.

La relazione della commissione (il cui scopo dovrebbe essere- ai sensi delo statuto del Comune. solo di carattere conoscitivo) non nasce dalla ricerca delle cause della frana a partire dalla valutazione di cosa, da 20 anni ad oggi, le amministrazioni comunali abbiano fatto e non fatto per la manutenzione del territorio, l’obiettivo era solo quello di colpire i lavoratori comunali valutando astrattamente i procedimenti amministrativi

Infatti
– i primi eventi franosi sembrano iniziare nel 1996 con la installazione di un traliccio per l’alta tensione ad opera dell’Enel
– tra il Marzo 2013 e il dicembre 2014 sono ben tre gli eventi franosi riguardanti l’area di Ripafratta. Ci chiediamo perché i consiglieri comunali non si siano mossi in tempo e la spiegazione sta proprio nella scarsa attenzione delle forze politiche (tutte senza eccezione) verso la manutenzione del territorio

Paradossale che la Procura e non il Comune abbiano commissionato studi sulle cause di queste frane, paradossale che non sia stata disposta dalla precedente e attuale amministrazione una task force di tecnici per conoscere le cause delle frane ordinando gli interventi urgenti e necessari.

Tutto cio’ palesa i ritardi e le responsabilità della politica e non certo del personale comunale. Sicuramente non ha funzionato la macchina organizzativa, complice la divisione tra direzioni e uffici ma ricordiamo che cio’ dipende dalle amministrazioni che hanno costruito l’organizzazione e la gestione del Comune sulla quale personale e sindacati avevano per altro espresso dubbi e contrarietà.

Troppe volte negli enti locali si acquisiscono le documentazioni dei privati, lo si fa spesso perché manca il personale con competenze necessarie e in numero adeguato o lo si fa per decisioni errate dei dirigenti.

Le dichiarazioni dei politici poi sono un autentico scaricabarile , per esempio ove si dice che in assenza di professionalità specifiche la responsabilità sarebbe additabile solo agli uffici comunali. Al contrario i fabbisogni di organici e i piani delle assunzioni sono redatte dalle amministrazioni e non dagli uffici comunali cosi’ come compito di assessori e Sindaco dovrebbe essere quello di vigilare sulla istituzione e operatività delle commissioni comunali, per esempio quella competente del paesaggio per 10 anni non rinnovata

In questi mesi di indagine brilla l’assenza di Soprintendenza e società Terme che pur chiamati in ballo si sono ben guardati dal rispondere.

Ci sono quindi responsabilità non solo politiche ma amministrative addebitabili non al personale ma alle amministrazioni comunali, dovute anche alla assenza di un dirigente tecnico incaricato di vigilare e intervenire a tutela del territorio, l’assenza di responsabili e di figure apicali sta alla base dei mancati controlli. Ormai da anni il Comune di San Giuliano Terme va avanti solo grazie alla buona volontà dei comunali

I Consiglieri comunali (e i partiti di cui sono espressione) si autoassolvono da ogni responsabilità, loro non sono responsabili dei debiti della macchina comunale, loro (soprattutto se di maggioranza) non hanno responsabilità sulla macchina organizzativa che fa acqua e individuano nei dipendenti il capro espiatorio da dare in pasto alla cittadinanza e alla Procura

Un comportamento irresponsabile e inaccettabile da parte di chi sembra muoversi solo per salvaguardare la sopravvivenza di una casta politica responsabile primaria della cattiva gestione degli enti locali e del dissesto dei territori contro cui non servono solo atti amministrativi ma capitoli di bilanci e la volontà di affrontare e risolvere i problemi nell’interesse dei cittadini

Al contrario si individuano solo i dipendenti come responsabili di questa situazione addebitando loro perfino il mancato scambio di informazioni la cui causa sta invece nella macchina organizzativa vigente di cui i dipendenti sono vittime e non promotori

Cobas Pubblico Impiego

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