November 25, 2024
Cari colleghi, la strada che i padroni privati e pubblici stanno percorrendo per uscire dalla crisi, è quella dei bassi salari dei licenziamenti, che sfociano inevitabilmente in qualche guerra, guerreggiata con le armi oppure inducendo disagio e disuguaglianza sociale, comunque una guerra, tra e di poveri.
Vogliono mettere sul mercato ormai saturo di beni, con la legge di stabilità, i servizi pubblici, “beni intangibili” ma e per questo, ancor più preziosi delle merci stesse, lo smantellamento dello stato sociale è in atto, come sta toccando con mano tutto il pubblico impiego sotto continuo attacco, una vera e propria violenza allo stato sociale, a tutto ciò che sono i diritti, non solo e non sempre dei lavoratori, cittadini a loro volta, ma i più elementari diritti fondamentali di tutti, conquistati con guerre prima, con lotte di classe poi.
Tutta questa macelleria sociale, solo per garantire alti profitti e privilegi ai pochi che hanno la quasi totalità dei capitali in mano, che in questa corsa all’accumulazione più cieca, non riescono a generare ulteriori profitti per se stessi, incapaci di capire che la “ricchezza” per essere tale, deve avere il suo motore nella redistribuzione tra le classi, generando benessere e riducendo il disagio e la disuguaglianza sociale.
Non accettano che qualcuno si possa interporre a difesa dei diritti, creando ostacoli a questo loro progetto politico.
In questo contesto, ciò che è avvenuto con i fatti di Air France, è la sola e giusta risposta di autodifesa, che deve essere generalizzata in tutti gli ambiti lavorativi.
Anche in Provincia, sperimentiamo una forte perdita di posti di lavoro e di salario, non è più possibile atteggiarsi a educate signorine come fatto sino ad ora.
Il 9 Novembre è assolutamente indispensabile la partecipazione compatta di tutti, dobbiamo mettergli paura, dovranno avere paura, se passerà questo bilancio, che taglia “ai poveri, per dare ai ricchi, alla dirigenza alle P.O.”, così com’è, avremo perso un’altra fetta di salario che mai più avremo, per come è articolata la legge di stabilità che impedisce l’incremento del fondo, come tutti sapranno.
Solo così, potremo essere efficaci, rialzarsi dalla polvere e forse evitare il disastro del taglio del salario accessorio in Provincia, preludio dei tagli che in generale avverranno di qui a poco in tutti i settori lavorativi comunque denominati.
Cobas Provincia
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