Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Area vasta: quali sono gli interessi che spingono per la sua realizzazione?

Postato il 7 Novembre 2015 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

Area_vastaNell’ordinamento giuridico italiano, area vasta  si riferisce alle province e alle Città metropolitane come previsto dalla legge 56\2014

Area vasta dovrebbe prevedere pianificazione e  gestione del territorio, delle risorse e dei rapporti tra enti locali e se ne parla ormai con sempre maggiore insistenza, non ultima l’intervista del prefetto di Pisa che chiede (non sappiamo a quale titolo) servizi di polizia municipale unificati tra i comuni di Pisa e i comuni limitrofi

Ma la polemica non investe solo la pubblica sicurezza, gli obiettivi sono ben altri : revisione degli assetti amministrativi e fusione tra comuni stanno già producendo i primi risultati , basti vedere la riduzione di servizi al cittadino e di personale della pubblica amministrazione, aumento dei carichi di lavoro, interessi edilizi privati che scalpitano per non essere compresse dentro il territorio comunale

Non basta quindi la costruzione delle città metropolitane (nessuno parla del loro indebitamento ), si vuole andare verso lo smantellamento dei piccoli comuni piccoli allontanando i cittadini dal controllo delle decisioni piu’ importanti, magari in nome della emergenza sicurezza e del rilancio dell’economia per il quale servirebbero non chiacchere la investimenti statali e la cancellazione dei patti di stabilità che rendono impossibile la manutenzione di scuole, strade, territorio, ambiente

Quando si parla di governance del territori, o si pensa al governo dell’impresa sul territorio con le inevitabili privatizzazioni ed esternalizzazioni dei servizi . In questi anni, come il caso fideiussioni dimostra, la costituzione di società partecipate ha dato vita a tante scatole cinesi mentre il soggetto pubblico ha rinunciato a priori a controllare , pianificare e dirigere con un ritorno negativo sull’ente stesso e costi aggiuntivi per la cittadinanza. Non mancano casi di subappalti con lavoratori senza stipendio, nessun intervento da parte del committente (pubblico o società partecipata che sia) a tutela dei lavoratori e della stessa utenza

Il governo d’impresa si basa infatti su gli azionisti, sui consigli di amministrazione e sul management, peccato che nessuno di questi soggetti debba rispondere delle varianti urbanistiche costruite ad arte per favorire soggetti privati o di fideiussori che non hanno alcun titolo a dare garanzie al Comune creditore, comune che ha preso per buoni impegni che restano solo carta straccia (viene meno non solo il controllo da parte degli uffici ma le ripercussioni negative graveranno sul bilancio dell’ente o sui mancati interventi previsti come opere di urbanizzazione).

A pisa e dintorni si muovono numerosi interessi che con la salvaguardia del territorio hanno poco a che vedere, molto da sparire con quel governo di impresa che ormai muove interessi politici ed economici e per il quale l’area vasta rappresenta un business da non perdere, ovviamente in nome della sicurezza e della ripresa economica

Cobas Pisa

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